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Corno d'Africa colpito dalla carestia: aiuti bloccati da Al Qaeda

ROMA, 25 Luglio 2011 – In un mondo diviso in due, Nord e Sud, ricchi e poveri, si sta consumando una delle peggiori carestie degli ultimi 70 anni. A trovarsi nel morso della fame, nella ragnatela della morte da cui difficilmente si scappa, è la Somalia. Quasi a nulla sono infatti serviti gli interventi e gli aiuti umanitari destinati al Corno d’Africa. [MORE]
 

Il vicepremier somalo ha puntato il dito, nel suo intervento, contro coloro che ''non hanno permesso per troppo tempo il passaggio degli aiuti'' verso le popolazioni somale colpite dalla gravissima crisi alimentare. Nei giorni scorsi gli Shabaab, i miliziani integralisti islamici legati ad Al Qaeda che controllano alcune aree della Somalia, avevano dapprima salutato con favore e poi di nuovo vietato l'accesso nelle loro zone agli operatori umanitari internazionali, rischiando di comprometter definitivamente il Paese.
 

A lanciare uno straziante appello, per quella che sembra essere una “carestia infantile”, sono anche l’UNICEF che confida in un intervento immediato sia da parte delle autorità che dei volontari, e la Banca Mondiale che ha approvato, nel corso della riunione della Fao in corso a Roma,uno stanziamento di 500 milioni di dollari per fronteggiare la carestia nel Corno d'Africa. ''La priorità e' un sostegno immediato e assistenza per ridurre la sofferenza delle popolazioni ma allo stesso tempo bisogna anche avere un occhio per trovare delle soluzioni a lungo termine''.

 

Laura Sallusti