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Cori razzisti, Galliani: "Episodio scandaloso, ma non si lascia il campo"

MILANO, 24 LUGLIO 2013 - «È stato un episodio scandaloso, ma le regole del calcio dicono che quando succede ci si rivolge all'arbitro, che lo dice al quarto uomo che a sua volta avvisa il responsabile di polizia, l'unico autorizzato a sospendere la partita. Non si può uscire dal campo».
È questo il commento dell’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani in relazione ai fatti avvenuti ieri sera a Reggio Emilia durante il Trofeo Tim.

Nel corso della sfida con il Sassuolo il giocatore del Milan Kevin Constant ha abbandonato il campo dopo aver sentito provenire dalle tribune dei cori a sfondo razzista, proprio come era successo sei mesi fa a Busto Arsizio nell’amichevole tra Milan e Pro Patria. In quell’occasione fu Boateng a scagliare il pallone in tribuna e a raggiungere gli spogliatoi, e tutta la squadra lo seguì.[MORE]

«Solidarietà assoluta a Constant perchè sono cose inqualificabili, però l'ho detto, l'ho ripetuto e l'ho scritto a tutti che non si può uscire dal campo», ha aggiunto Galliani.

In serata Constant ha poi pubblicato su Twitter una foto in compagnia di Balotelli, Boateng e Niang e la scritta «Stop racism».

La Procura Federale della Federcalcio ha subito aperto un fascicolo «volto ad accertare la portata dell'episodio a sfondo razzista».

Paolo Massari