Estero
Coree, vertice Kim-Moon: "Comincia una nuova storia"
SEUL, 27 APRILE – Alle ore 2:35 italiane, una nuova pagina nella storia della penisola coreana è stata scritta a Panmunjom, villaggio posto al confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, lungo la linea di demarcazione militare che divide i due paesi: i leader di Seul e Pyongyang si sono incontrati per uno storico meeting che potrebbe aver sancito l’inizio del disgelo.
Kim Jong-Un e Moon Jae-in si sono stretti la mano in territorio sudcoreano. Poi, per compiere un gesto di reciprocità, Moon ha a sua volta varcato la linea che divide i due Paesi compiendo alcuni passi in territorio nordcoreano, prima di dirigersi a Panjumon, nuovamente nel sud, dove ha avuto luogo il meeting.[MORE]
Dopo la cerimonia di benvenuto, è stato il momento delle presentazioni con le delegazioni dei due Paesi. Tra le fila di quella nordcoreana ha spiccato la partecipazione della sorella di Kim Jong-Un, Kim Yo-jong, per la seconda volta in territorio sudcoreano dopo la partecipazione alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang ed ormai “celebre” in Corea del Sud.
Tra sorrisi ai fotografi e pose di circostanza, il presidente sudcoreano Moon si è detto felice di incontrare Kim, il quale ha poi firmato il registro degli ospiti della “Casa della Pace”, dove si è tenuto l’incontro, lasciando un messaggio di speranza: “una nuova storia comincia ora: dal punto di partenza della storia e dell’era di pace”, proprio a Panmunjon, dove 65 anni fa fu firmato l’armistizio.
“Sono venuto qui a mandare un segnale di inizio sulla soglia di una nuova storia”, con queste parole Kim ha poi aperto il vertice con Moon, dicendosi pronto ad un colloquio serio, franco ed intellettualmente onesto. Lo stesso presidente sudcoreano gli ha poi fatto da eco, augurandosi che dal summit si possa costruire un “accordo audace”, frutto di “colloqui franchi”, in modo da fare un “grande dono a tutto il popolo coreano ed a quanti vogliono la pace”.
“Le due coree non devono ripetere il passato, quando sono state incapaci di mantenere i loro accordi” ha dichiarato nel corso dell’incontro Kim. Moon, a sua volta, ha auspicato che Panmunjom possa rappresentare un simbolo di pace e non di divisione.
Stando a quanto reso noto dal portavoce dell’ufficio presidenziale sud-coreano, il leader di Pyeongyang avrebbe espresso il desiderio di recarsi presso la Casa Blu, sede di quest’ultimo, se Moon lo inviterà. Quanto ad un possibile incontro in Corea del Nord, Kim ha ammesso la carenza di trasporti nel suo Paese, sottolineando che “se il presidente verrà, potrebbe non trovarsi a suo agio".
I colloqui sono durati complessivamente più di un’ora e mezza, in un clima sereno e disteso. Non è mancata neppure dell’autoironia da parte del numero uno di Pyeongyang, il quale si è impegnato con Moon a “non svegliarlo più all’alba”: un chiaro riferimento ai test missilistici a lungo condotti dalla Corea del Nord e che, con ogni probabilità, cesseranno dopo i dialoghi con Seul.
Nella conferenza stampa al termine del summit, il portavoce della Casa Blu ha definito le discussioni tenutesi sulla denuclearizzazione della penisola “serie ed oneste”, volte a stabilire un regime di pace permanente. Yoon Young-chan ha poi aggiunto che i leader dei due Paesi annunceranno congiuntamente i risultati dello storico summit, “se e quando” sarà raggiunto un accordo finale. Intanto, lungo il confine, hanno piantato un pino in segno di pace e prosperità.
L’eco mediatica dell’incontro è andata ben oltre il territorio della penisola. La Cina ha elogiato il coraggio dei leader delle due Coree, definendo la stretta di mano un “momento storico”. Anche Washington ha, a modo suo, dato notevole rilevanza all’ulteriore passo nel processo di disgelo, pubblicando una foto dell’incontro tra il futuro Segretario di Stato Mike Pompeo e lo stesso Kim Jong-Un.
Quale sarà il prossimo passo ancora è incerto: probabilmente prima di addivenire ad un accordo sarà necessario ulteriore tempo. Intanto, cresce l’attesa anche per l’incontro in programma tra Trump e Kim, per il quale non c’è ancora una data certa ma che dovrebbe tenersi entro il prossimo mese.
Paolo Fernandes