Estero

Corea del Nord, Pyongyang risponde a Trump: "Pronti alla guerra se gli Usa lo vogliono"

PYONGYANG, 14 APRILE-  Continua il botta e risposta fra Stati Uniti e Corea del Nord, che da verbale sembra destinato a trasformarsi in militare. In un'intervista all'Associated Press, infatti, il viceministro degli esteri nordcoreano Han Ryol ha accusato il presidente americano Donald Trump di aver innescato un "circolo vizioso" di tensioni nella penisola coreana ed ha inoltre aggiunto che, di fronte ad un attacco preventivo americano, Pyongyang "non terrà le braccia incrociate", bensì sarà pronta ad andare in guerra, se "gli Stati Uniti lo sceglieranno". [MORE]

Se Trump, in un tweet di qualche giorno fa, aveva affermato che la Corea del Nord "è in cerca di guai", Han ha replicato che a "creare guai" è proprio il presidente degli Stati Uniti: "Trump provoca in continuazione con le sue frasi aggressive. Non è la Repubblica popolare democratica di Corea ma gli Usa e Trump che creano guai", ha sotolineato all'Ap.

La Corea del Nord sembra essere profondamente infastidita dall'atteggiamento degli Stati Uniti, accusati di comportarsi come gangster con la scusa di perseguire "la pace attraverso la forza" e di generare così una forte instabilità a livello globale. L'agenzia di stato nordcoreana Kcna attribuisce l'affermazione ad un portavoce dell'Istituto per il disarmo e la pace, un'articolazione del ministero degli Esteri di Pyongyang. Le parole si riferirebbero nello specifico all'attacco missilistico statunitense lanciato in Siria la scorsa settimana, ma giungono comunque in un momento in cui Trump sta minacciando interventi militari nei confronti di Pyongyang per ridimensionare le ambizioni del suo programma nucleare. Fonti dell'intelligence americana, infatti, hanno riferito l'intenzione del tycoon di lanciare un attacco con ordigni convenzionali alla Corea del Nord, qualora l'intelligence ottenesse la sicurezza dell'imminenza di un nuovo test nucleare nordcoreano.

In particolare, i timori riguardano la giornata di domani, 15 aprile, quando si celebrerà l'anniversario della nascita del nonno di Kim Jong-un, fondatore della dinastia Kim al potere in Corea del Nord. Han Ryol, tuttavia, si è limitato ad dichiarare che il prossimo test nucleare sarà condotto nel momento in cui il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno.

 

foto: ilgiornale.it

 

Marta Pietrosanti