Estero
Corea del Nord, oggi incontro del Consiglio di Sicurezza Onu
BANGKOK, 15 DICEMBRE - Ad una manciata di ore dalla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu riguardante la Corea del Nord, l'inviato degli Stati Uniti per Pyongyang ha sottolineato l'esigenza di aprire un vero e proprio "dialogo" con il Paese di Kim-Jong-Un, per comprendere quali siano effettivamente i piani del suo programma missilistico e nucleare.[MORE]
Yun, che è stato nominato nell'ottobre 2016 rappresentante speciale degli USA per la politica della Corea del Nord, non si è però limitato ad evidenziare la necessità di dialogare per individuare gli obiettivi di Pyongyang, ma ha anche ribadito come gli Stati Uniti siano aperti ad una simile soluzione, auspicando che altrettanto possano fare i nord coreani.
La posizione di Yun è molto vicina alle idee del segretario di stato americano, Rex Tillerson, ed è decisamente poco apprezzata alla Casa Bianca. Proprio Tillerson, inoltre, interverrà oggi alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
E' tuttavia necessario precisare che le opinioni di Yun e Tillerson sono lungi dal rappresentare un appoggio alle politiche missilistiche nordcoreane: lo stesso Yun, infatti, ha parlato ai giornalisti al ritorno da una missione nei paesi del sud-est asiatico, il cui obiettivo era cercare il più ampio sostegno possibile alla campgna di "massima pressione" su Pyongyang.
In chiusura, il rappresentante speciale ha parzialmente glissato sulla domanda relativa alle condizioni che la Corea del Nord debba rispettare affinchè si apra un dialogo, rifacendosi piuttosto alle affermazioni di Tillerson: "il mio capo ha parlato su questo, credo che dovremmo cominciare. Vediamo come loro risponderanno".
E intanto, le discussioni sulla situazione nordcoreana procedono anche a livelli più alti. Prima della riunione di oggi, infatti, Trump avrebbe telefonato a Vladimir Putin per discutere della strategia da adottare. Se, tuttavia, entrambi si sarebbero detti concordi nel ritenere la situazione a rischio, le soluzioni prospettate differirebbero ampiamente.
Da un lato, l'ex Tycoon continua a fare pressione su Russia e Cina affinchè taglino definitivamente ogni tipo di rifornimento a Pyongyang, mentre dall'altro Putin e Xi Jinping sono maggiormente propensi all'apertura di un dialogo, che dovrebbe necessariamente passare per una riduzione delle esercitazioni militari USA nella zona.
Paolo Fernandes
Foto: newsly.it