Estero
Corea del Nord: Kim pronto ad attaccare Guam, ma prima studia le mosse di Trump
PYONGYANG, 15 AGOSTO - La Corea del Nord sarebbe pronta ad attaccare il territorio statunitense di Guam, l’isoletta in pieno Pacifico alla portata dei nuovi missili testati dal regime di Pyongyang. Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha fatto sapere attraverso l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna, citata dai media internazionali, di aver allertato le forze armate e di essere pronto ad attaccare in qualsiasi momento. [MORE]
Per il momento, però, prima di lanciare missili verso Guam, il dittatore nordcoreano intende guardare "un altro po’ il folle e stupido comportamento degli yankee", sempre secondo quanto riportato dall’agenzia. Frasi che sembrano segnare una pausa di riflessione di Kim nella guerra di parole e di proclami che da settimane ha ingaggiato con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Kim ha parlato durante un’ispezione al comando della Forza strategica (a capo delle unità missilistiche della Corea del Nord), durante la quale è stato messo al corrente sui dettagli del piano missilistico riguardante Guam. "Il leader nordcoreano ha esaminato il progetto per lungo tempo e ha discusso con gli ufficiali del comando - spiega la Kcna - constatando che le forze armate di Pyongyang sono pronte a lanciare i missili in qualsiasi momento".
"Per disinnescare le tensioni e prevenire il pericoloso conflitto militare nella penisola coreana - ha affermato Kim, ancora citato dalla Kcna - è necessario che gli Stati Uniti facciano innanzitutto scelte adeguate e le traducano in azioni, in quanto hanno compiuto una provocazione con l’introduzione di enormi attrezzature strategiche nucleari in prossimità della penisola coreana”.
E gli Usa? Un attacco nordcoreano potrebbe portare rapidamente alla guerra: la posizione degli Stati Uniti è nota ed è stata ribadita lunedì sera dal segretario alla Difesa statunitense, Jim Mattis. "Gli Stati Uniti - ha chiarito il collaboratore del presidente Trump - eliminerebbero qualsiasi missile nordcoreano che fosse diretto verso il suolo americano". E Mattis ha aggiunto che qualsiasi attacco da parte di Pyongyang porterebbe inevitabilmente al conflitto: "Se sparassero contro gli Stati Uniti, questo potrebbe portare alla guerra molto velocemente”.
Il segretario alla Difesa americano ha affermato inoltre che i sistemi di rilevamento missilistico e di tracciamento degli Stati Uniti possono rapidamente sapere se un missile lanciato dalla Corea del Nord è diretto verso il suolo americano. Pyongyang ha dichiarato la scorsa settimana che sta considerando di lanciare quattro missili verso Guam. Ma Mattis rassicura gli abitanti dell’isola: "Se un missile viene considerato diretto su Guam, lo faremo fuori”.
Trump, invece, dopo aver annunciato nei giorni scorsi “fuoco e fiamme” contro Pyongiang, stanotte ha sentito in un colloquio telefonico il premier giapponese Abe. “Pronti a difendere e rispondere a ogni iniziativa nordcoreana contro le forze americane o quelle degli alleati di Seul e Tokyo”, avrebbe detto il presidente statunitense.
Claudio Canzone
Fonte foto: liberoquotidiano.it