Corea del Nord, continuano le epurazioni di Kim Jong-un: fucilato il vicepremier
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PYONGYANG, 12 AGOSTO 2015 – Non vi è ancora la conferma del regime ma, secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, che cita una fonte anonima "con conoscenza del Nord", il dittatore nordcoreano Kim Jong-un avrebbe fatto fucilare un altro degli esponenti più alti in grado della Corea del Nord, il vicepremier Choe Yong-gon. [MORE]
Stando a quanto riportato dall’agenzia, il motivo dell’uccisione sarebbe legato all’insoddisfazione espressa dal vicepremier in merito alle politiche forestali di Kim Jong-un.
Il 64enne Choe, che aveva assunto l'incarico di vicepremier a giugno 2014, non si vede in pubblico dal dicembre scorso, ossia da quando era apparso al terzo anniversario della morte di Kim Jong-il, precedente leader e padre di Kim Jong-un. Secondo l’agenzia sarebbe stato fatto fuori da un plotone d'esecuzione a maggio di quest'anno, un mese dopo la presunta esecuzione del ministro della difesa Hyon Yong chol, mai confermata.
La notizia va presa con le pinze, ma se comprovata, si tratterebbe dell’ennesima “purga” ordinata dal dittatore nordcoreano che nel dicembre 2013 aveva disposto l’uccisione dello zio Jang Song Thaek, in una prima fase della successione considerato dagli esperti una specie di tutore del giovane leader, e a maggio scorso quella del capo delle forze armate Hyon Yong-chol "per un colpo di sonno durante una parata".
[foto: quotidiano.net]
Antonella Sica