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Convegno teologico-pastorale, "Ogni attimo è carico di eterno"

CATANZARO (CZ), 12 OTT. 2011 - Il 14 e 15 ottobre 2011 l'appuntamento è al Teatro Politeama di Catanzaro. Di seguito il comunicato ufficiale (in foto il Teatro Politeama).[MORE]

L'Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace presenta il Convegno teologico-pastorale sul tema: “Ogni attimo è carico di eterno”. Il 14 ottobre 2011 con inizio alle ore 15:00 e il 15 ottobre 2011 dalle ore 8:00 alle ore 18:30.

«La cristianità non ha da servire l’umanità affinché il mondo rimanga quello che è, o possa essere conservato nello stato in cui si trova, ma affinché si trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà: dove c’è l’uomo, là bisogna portare la Buona Novella della resurrezione, perché la salvezza operata da Cristo non è un fatto emotivo, ma tocca l’uomo nel suo profondo, rinnovandolo nel cuore e nella vita».
 

Così monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, presenta il primo convegno teologico-pastorale promosso dalla storica arcidiocesi calabrese, il cui popolo si ritroverà il 14 ed il 15 ottobre, nei saloni del teatro Politeama, a Catanzaro, per discutere delle realtà ultime. «È certo che parlare oggi di Novissimi, secondo la descrizione classica che distingue tra morte, giudizio particolare, inferno e paradiso – commenta il Pastore dell’arcidiocesi catanzarese, che per l’occasione ha consegnato alla comunità diocesana una preghiera di lode, di contemplazione e di riflessione sulle ultime realtà della vita - può ispirare, soprattutto nelle persone avanti negli anni, pensieri tristi. Infatti, fino ad un passato alquanto recente, la dottrina della Chiesa sulle realtà ultime non sempre è stata intesa come un messaggio di speranza, ma come un deterrente psicologico nei confronti del male. Ma grazie anche al Concilio Vaticano II si è superato questo scoglio, inquadrando le “Ultime realtà” nello svolgersi della storia della Salvezza, come culmine e compimento dell’opera di riscatto e di salvezza che il Signore ci ha donato di sperimentare all’interno della Chiesa. Quindi, occorre parlarne: se non lo facciamo, accreditiamo ogni genere di credenze fantastiche, che vengono a riempire un vuoto ma non hanno niente a vedere con la fede cristiana».
 

Molti, e tutti di alto profilo, i relatori: tra di essi anche il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che nella prima giornata detterà la prolusione sul rapporto tra l’Escatologia cristiana e la cultura contemporanea. I lavori della prima sessione, con inizio alle 15, moderati da monsignor Natale Colafati, direttore dell’Istituto Teologico Calabro, saranno aperti dai saluti del sindaco di Catanzaro, Michele Traversa; della presidente della Provincia, Wanda Ferro; del Vicario generale, monsignor Raffaele Facciolo. Toccherà quindi a monsignor Bertolone illustrare il tema centrale della due giorni, incentrato su un argomento che in questi ultimi anni sta suscitando un rinnovato interesse nella predicazione della Chiesa e nella sua attività quotidiana. A ruota, la parola passerà a don Luca Mazzinghi, docente nel Pontificio Istituto Bliblico di Roma, che si soffermerà sulle prospettive escatologiche veterotestamentarie. Dopo gli interventi e il dialogo con i relatori, spazio al concerto polifonico proposto dalla corale “San Vitaliano” di Catanzaro.
 

La giornata del 15 ottobre si aprirà alle 8 con la celebrazione della Santa Messa. Alle 9.30 prenderanno invece il via i lavori della seconda sessione, moderati da monsignor Giuseppe Silvestre, con la relazione di don Gaetano Di Palma, docente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sulla questione della risurrezione di Gesù come contenuto fondamentale dell’escatologia cristiana in prospettiva trinitaria. Seguiranno l’intervento di Orazio Piazza, ordinario di teologia Dogmatica della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, dedicato alle realtà ultime, e quello di don Francesco Cosentino, docente di teologia fondamentale alla Pontifica Università Gregoriana di Roma, che porrà l’accento sul carattere escatologico della morte cristiana alla luce dell’evento pasquale.
 

La terza ed ultima sessione del pomeriggio, con la recita dell’ora nona, partirà alle 15 e sarà moderata da don Domenico Concolino. Don Giovanni Ancona, ordinario di teologia fondamentale nella Pontifica Università Urbaniana di Roma, tratterà delle realtà ultime alla luce del Concilio Vaticano II e della lettera enciclica “Spe Salvi”. Subito dopo, don Giovanni Mazzillo, docente di Teologia Fondamentale nell’Istituto Teologico Calabro, relazionerà su Escatologia e prassi della vita. Infine, don Francesco Brancaccio, docente di Teologia fondamentale nell’ISSR di Cosenza, si occuperà della figura di Maria, icona escatologica della Chiesa pellegrina tra il già e il non ancora. La serata, che prevede il concerto dell’orchestra della provincia di Catanzaro “La Grecia”, sarà conclusa da monsignor Bertolone. «In un contesto di rigurgito religioso, seppur confuso – chiosa il Presule catanzarese - si prospetta dunque la possibilità di una rinnovata riflessione sui temi dell’escatologia. Il bisogno di orizzonti credibili di significato, che non siano quelli totalitari e violenti delle ideologie e che sfuggano alla seduzione del nichilismo di moda, stimola la ricerca di una fine che non sia un semplice termine, ma una meta pienamente raggiunta. E dimostra che è Dio il fine ultimo della sua creatura. Egli è il cielo per chi lo guadagna, l’inferno per chi lo perde, il giudizio per chi è esaminato da Lui, il purgatorio per chi è purificato da Lui. Egli è Colui per il quale muore ciò che è mortale e che risuscita per Lui ed in Lui. La figura da mandare alla mente non è quella di Dio che castiga gettando nell’inferno, ma quella di Dio che assiste impotente, nonostante tutti i suoi sforzi, al naufragio dell’uomo».

Per ogni informazione relativa al Convegno teologico-pastorale si possono contattare i seguenti recapiti: tel. 0961.721333, fax 0961.701044, segreteria@diocesicatanzarosquillace.it, www.diocesicatanzarosquillace.it.