Convegno a L'Aquila, dalla LND nuovi progetti per il futuro del calcio di base
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L'AQUILA, 04 APRILE 2014 - ‘Il presente per costruire con veri progetti il futuro’, si parte dal titolo del Convegno organizzato dal Comitato Regionale Abruzzo per approfondire l’intera progettualità che la Lega Nazionale Dilettanti ha inaugurato da alcuni anni. Iniziative volte in particolare alla sicurezza, all’efficientamento energetico ed alla tutela della salute dei praticanti. L’incontro con le società abruzzesi ed i suoi dirigenti, cui non hanno voluto mancare i rappresentanti delle istituzioni politiche con l’assessore allo sport del Comune aquilano Emanuela Iorio, si è aperto con un minuto di raccoglimento per ricordare ed onorare le vittime del terremoto che nel 2009 scosse l’intera regione. All’epoca la LND era presente proprio in Abruzzo per lo svolgimento del Torneo delle Regioni, poi interrotto, ed è stata la prima a muoversi a sostegno del calcio locale stanziando un contributo ingente e facendosi interprete della commossa partecipazione della sua sterminata base.
Ed è proprio dalle diffuse e convinte azioni di responsabilità sociale della Lega Dilettanti che il numero uno del calcio abruzzese è partito per introdurre i lavori del convegno: “Nonostante le difficoltà economiche del momento – ha dichiarato Ortolano – la LND ha intensificato la sua attività solidale in favore del territorio e delle associazioni benefiche perché sostiene non solo coloro che volontaristicamente operano per consentire a tanti, grandi e bambini, di fare attività sportiva ma anche quelle Comunità che oggi vivono momenti di difficoltà che incidono negativamente sulla qualità del tempo libero degli italiani”. “Lavoriamo ogni giorno – ha concluso il presidente Ortolano – per un calcio pulito e bello, siamo in prima fila per assistere e supportare il volontariato sportivo. [MORE]
La LND è fucina di idee e progetti finalizzati a garantire un futuro al calcio di base nel nostro Paese”. Dei numerosi progetti della Lega Nazionale Dilettanti ne hanno parlato l’Architetto Gian Carlo Presicci ed il Dr. Antonio Sammali che hanno affrontato rispettivamente la tematica dell’impiantistica e delle iniziative di formazione e diffusione degli strumenti salvavita. “Stiamo lavorando per la progettazione e la realizzazione di interventi diretti da parte della Lega od indiretti per il tramite dei Comuni e delle nostre società – ha affermato Presicci – tenendo presente l’innovazione senza sperpero di risorse, al contrario scegliendo materiali ‘poveri’ che garantiscono la massima sicurezza”.
“Nelle costruzioni delle sedi e degli impianti dei Comitati Regionali – ha continuato – siamo partiti da un principio fondamentale: per offrire soluzioni innovative e compatibili senza aumentare i costi, anzi diminuendoli, bisogna fare ricerca sull’utilizzo dei materiali e sulla realizzazione di nuovi strumenti nel campo dell’illuminazione, del risparmio energetico e della messa in sicurezza degli impianti nella quasi totale assenza delle amministrazioni locali su questo versante. Stiamo realizzando centri per svolgere attività organizzativa, agonistica, culturale e formativa, anche nelle ristrutturazioni stiamo aggiornando il nostro mondo, proiettandolo nel futuro con un’attenzione particolare per il territorio dove insiste l’attività dilettantistica e giovanile”.
Tecnologia, manutenzione, logistica, formazione ed informazione sono invece solo alcune delle richieste avanzate dalla legislazione sulla sicurezza nell’ambito della tutela della salute dei tesserati, per questo la LND ha intenzione di investire nel progetto Zeus per fornire gli strumenti operativi che deresponsabilizzino i dirigenti delle società sportive che non hanno la possibilità di aggiornarsi continuamente su questo tema, senza per questo sottovalutare il problema ad esempio della defibrillazione. Al contrario, la Lega Nazionale Dilettanti per prima nel 2008 ha introdotto nel sistema calcio il progetto Elisir con l’acquisto di centinaia di defibrillatori e con la formazione di decine di migliaia di dirigenti, eppure la nuova complessa legislazione cui oggi l’Italia è soggetta impone delle strategie diverse.
“Il defibrillatore è solo l’inizio di un percorso più complesso – ha affermato Sammali, responsabile del progetto Zeus – vogliamo presentare un’iniziativa che abbraccia la materia in termini generali dalla formazione del personale addetto, alla manutenzione dell’oggetto salvavita, alla responsabilità contenuta nel Decreto Balduzzi; grazie all’attenzione della LND ed alla sua contribuzione economica si può mettere in moto un circuito virtuoso che possa aumentare la sicurezza nel calcio di base senza aumentare costi e rischi in capo ai volontari”. La conclusione dell’assise aquilana è toccata al presidente LND Carlo Tavecchio: “Voglio innanzitutto ringraziare Ortolano ed il suo Comitato perché l’iniziativa di oggi raccoglie un invito della LND di portare sul territorio un’inversione di tendenza rispetto alla politica sportiva conosciuta fino ad ora. Per far sopravvivere lo sport in Italia siamo convinti si debbano creare le circostanze perché ciò accada nel presente e nel futuro e questi progetti sono una via perseguibile e concreta”.
Il grido di allarme del presidente LND investe diverse ambiti: “Viviamo in un Paese dove lo sport è stato quasi dimenticato, ancora oggi non sappiamo quale sia il nostro interlocutore al Governo, ma noi andiamo avanti con i fatti e non con le parole: lo stanziamento di 10 milioni per la nuova impiantistica più 2 milioni all’anno per 3 anni per le ristrutturazioni rappresentano qualcosa di importante per il nostro sistema, vogliamo efficienza e garanzia di risparmio per le nostre società perché senza di loro non c’è calcio di base”. Oltre alle Istituzioni politiche Tavecchio si rivolge a cuore aperto anche alle componenti ed ai settori della FIGC: “Abbiamo già realizzato 5 Centri di Formazione Federale e molti altri ne stiamo facendo, dobbiamo riempirli di contenuti con corsi, aggiornamenti ed offrire alla società di professionistiche la possibilità di vedere i migliori talenti in un campo gestito non direttamente dalle singole società sperando che investano di più sui vivai nazionali”.
Al termine del suo accorato intervento, Tavecchio ha rivolto un pensiero al capoluogo abruzzese: “Siamo intervenuti in particolare in questo territorio perché L’Aquila deve tornare a splendere”. Rimanendo in tema di tutela della salute, il Comitato Regionale Abruzzo ha poi provveduto la consegna di 26 defibrillatori alle società che si sono distinte nel corso della precedente stagione sportiva, individuate secondo una serie di criteri: utilizzo dei giovani calciatori, anzianità della società, numero tesserati, distribuzione territoriale su tutti i gironi ed i campionati regionali e provinciali.
(notizia segnalata da Roberto Coramusi - FIGC-Lega Nazionale Dilettanti)