Cronaca

Continuano le ricerche delle gemelline scomparse dopo il suicidio del padre

CERIGNOLA , 7 FEBBRAIO  - Un altro caso da inserire nella lunga lista dei gialli familiari. Litigi coniugali e frustrazione sembrano essere le cause di un gesto estremo: il suicidio di Matthias Kasper Schepp, ingegnere canadese dirigente della Philip Morris separato dalla moglie, Irina Lucidi, originaria di Ascoli Piceno e avvocatessa della stessa multinazionale. Ora si teme per la vite delle figlie della coppia.[MORE]

Continuano infatti le ricerche delle due gemelline scomparse di cui non si hanno più notizie dal momento in cui il padre si è lanciato sotto un treno della stazione di Cerignola. L’episodio è avvenuto la sera del 3 febbraio. L’uomo, che si trovava in Svizzera a Saint Sulpice, avrebbe dovuto riportare le piccole (Alessia e Livia) dalla madre il 31 gennaio, ma ciò non è mai avvenuto. I soli indizi che si possiedono sono le testimonianze del viaggio di Matthias, padre delle gemelle, dalla Svizzera vero l’Italia.

Le piccole sarebbero state avvistate il 31 gennaio alle 18,30 nel porto di Marsiglia, mentre erano in procinto di imbarcarsi sul traghetto. Ma secondo le prime indagini, le due bambine potrebbero non essere mai arrivate in Puglia. A giudicare dal racconto di un gestore di un ristorante di Vietri infatti, il padre sarebbe stato avvistato da solo. E’ probabile che l’uomo avesse pianificato l’ultimo suo tragico viaggio in solitudine verso una terra a lui sconosciuta. Nella sua auto parcheggiata nel piazzale della stazione di Cerignola poco prima del suicidio, è stata trovata infatti una carta geografica stradale. Nel suo appartamento invece gli investigatori hanno scoperto il suo testamento, nel quale sono indicate la moglie e le figlie come le eredi dei suoi beni. Indizio questo che lascia accesa la speranza che le bimbe possano essere ancora vive.

Il corpo forestale, la Protezione Civile, la Polizia e i Carabinieri stanno setacciando diverse zone tra cui pozzi e campagne vicine a Cerignola. Alle ricerche stanno partecipando anche unità cinofile già utilizzate per il ritrovamento di Yara.

 

 

In foto le due gemelle scomparse Alessia e Livia. Immagine tratta da  www.google.it/imgres