Continuano gli scippi a Catanzaro con l'era Scopelliti
Cronaca Calabria

Continuano gli scippi a Catanzaro con l'era Scopelliti

domenica 23 gennaio, 2011

Riceviamo e pubblichiamo

CATANZARO,23 GEN. 2011 -
Mentre i politici catanzaresi stanno “lavorando” per preparare la prossima campagna elettorale in vista delle Amministrative di primavera, nessuno sembra preoccuparsi delle continue disattenzioni cui è vittima la nostra città. Nemmeno quelli che, sostenendo Scopelliti, affermarono che con lui avremmo avuto un “capoluogo più forte”! In realtà con l’Era Scopelliti il capoluogo si sta indebolendo giorno dopo giorno. Questa volta la nostra preoccupazione riguarda le “colonne mobili” dei Vigili del Fuoco: se la notizia fosse vera sarebbe l’ulteriore scippo per Catanzaro. [MORE]

Pare che tutto sarà concentrato in riva allo Stretto: è lì che dovrebbero confluire i mezzi e gli uomini da tutti i comandi provinciali. Una monumentale assurdità! Anche un bambino comprende che non sarebbe una scelta funzionale. Qual è la “logica” che vuole portare le colonne mobili regionali nel luogo più decentrato e periferico della Regione? Quando questi mezzi dovranno recarsi urgentemente a Castrovillari, Cosenza o Crotone, in quanto tempo potranno giungervi?

Siamo di fronte all’ennesima “perla” di una classe politica catanzarese fatta da venduti e parolieri che però tacciono proprio quando dovrebbero parlare. Gente che ha promesso in campagna elettorale un “Capoluogo più forte” e oggi è silente davanti all’ennesima scorribanda ai danni di Catanzaro. Personaggi che avevano promesso di tutelare il Capoluogo di Regione anche con una particolare legge che stanziasse una parte del bilancio Regionale a favore di Catanzaro, ma che evidentemente sono impegnati ad organizzare, tramite qualche portaborse, l’ennesima sagra della crespella nelle varie rughe della città. Insomma, in dieci mesi dell’Era Scopelliti, Catanzaro ha subìto solamente danni. La Cittadella Regionale è stata bloccata, anche se ora sembra che i lavori riprenderanno dopo le opportune “modifiche” progettuali (siamo curiosi di capire di che modifiche si tratta: l’ennesimo ridimensionamento del progetto? Vedremo!).

Poi il dirottamente della Cardiochirurgia dell’Università Magna Grecia dirottata, guarda caso, a Reggio Calabria. Mentre del nuovo Ospedale di Catanzaro si sentono solo parole, mentre i fatti ancora sono lontani da venire. Senza dimenticare la chiusura dei corsi di Veterinaria e di Scienze Motorie e la spostamento in altra sede dei corsi di alta formazione specialistica. Nel mirino di Scopelliti c’è anche l’Aeroporto di Lamezia, l’unico in attivo mentre quelli di Reggio e Crotone rischiano la bancarotta e perciò il “buon” Peppe gradirebbe fondere i tre scali regionali in un’unica società di gestione, con evidente danno per l’aeroporto catanzarese. Di tutto questo avevamo avvertito i nostri concittadini in tempi non sospetti; ma i pifferai magici ci tacciavano di essere campanilisti. Ora che i campanili suonano altrove, i sostenitori e i sodali di Peppe Scopelliti cosa dicono? Dove sono i signori e le signore che sfilavano su Corso Mazzini durante la campagna elettorale? Alzeranno la voce per difendere Catanzaro? Siamo veramente curiosi di sapere cosa pensano quelle migliaia di catanzaresi che, votando Scopelliti, credevano di votare il nuovo governatore della Calabria e oggi si ritrovano invece ad aver votato soltanto il sindaco di Reggio.

Lo stesso che qualche anno fa lottò per scipparci la Direzione Regionale del Lavoro; lo stesso che pochi anni fa trascinò il Comune di Catanzaro in tribunale per scippargli la Direzione delle Dogane; lo stesso che volò a Roma per protestare contro il Competence Center a Catanzaro; lo stesso che – assieme a Michele Traversa – in campagna elettorale promise l’imminente apertura della Scuola di Magistratura e una soluzione per l’Ospedale Militare. Ma soprattutto…lo stesso che testualmente affermò che avrebbe accettato la candidatura alla Presidenza della Regione “solo se ciò avesse dato un beneficio alla sua Reggio”. Ma è normale?


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