Cronaca
Continua la protesta degli operai Alcoa: bloccata la SS 131 per due ore
CAGLIARI,29 OTTOBRE 2013- Dopo il sit-in di ieri davanti al Ministero dell’Economia, la protesta dei 300 operai Alcoa continua: questa mattina, al rientro da Roma, hanno bloccato per un paio d’ore ora la SS 131, che collega Cagliari e Sassari, all’altezza di Abbasanta.
I lavoratori, che viaggiavano a bordo di sei pullman diretti a Portovesme, hanno rimarcato le ragioni della loro vertenza agli automobilisti, manifestando la preoccupazione che si respira fra le maestranze e le loro famiglie sul futuro della fabbrica del Sulcis. E dopo aver scandito gli slogan sul lavoro e battuto i caschetti per terra, hanno deciso di risalire sugli autobus, con i quali hanno proseguito la strada verso il Sulcis.[MORE]
Ieri la rabbia, trattenuta a lungo, è esplosa verso le 21 dopo l’annuncio di un risultato insoddisfacente per i lavoratori. Il tavolo tra le istituzioni e i sindacati si è concluso con la promessa di valutare la possibilità di un ritiro della mobilità precedentemente annunciata ai lavoratori di Portovesme, e di una concessione del secondo anno di cassa integrazione straordinaria. Sono stati comunicati inoltre una serie di appuntamenti sino a fine novembre quando ci sarà un confronto tra Alcoa e la multinazionale americana Klesch per verificare se ci sono le condizioni per una conclusione positiva della vendita.
Alla fine del vertice i lavoratori Alcoa hanno annunciato l'intenzione di mantenere il presidio nella capitale. "Siamo venuti qui per ottenere lavoro e non andiamo via". La tensione è salita quando sono esplosi petardi e sono stati lanciati dei fumogeni, rischiando per un attimo la carica della forze dell'ordine. Una bomba carta lanciata dai manifestanti ha ferito ad una gamba un poliziotto e un operaio, che sono stati medicati sul posto e ora stanno bene. Dopo una trattativa con i sindacati anche i lavoratori più arrabbiati si sono lasciati convincere a tornare in Sardegna.
(immagine tratta da: www.unionesarda.it)
Silvia Giordano