Cronaca

Contestazione degli "Insegnanti calabresi" sulla Riforma "Buona Scuola"

Contestazione degli “Insegnanti calabresi” sulla Riforma “ Buona Scuola” durante l’assemblea del Pd di Pedace
30 SETTEMBRE 2015 -
Gli “Insegnanti calabresi”, in rappresentanza di tutti i comitati, e il Movimento docenti autoconvocati di Cosenza hanno contestato gli interventi dei relatori a sostegno della Riforma “ La Buona Scuola” nel corso del convegno ", organizzato dalla sezione del Pd di Pedace (CS) su di essa. La Riforma, considerata dai docenti calabresi « razzista classista vergognosa e privatistica» causerà la chiusura della scuole, il pagamento delle rette da parte degli studenti di quelle scuole rimaste in piedi e licenziamenti in massa per gli esuberi.  [MORE]

Tra i relatori il Ds Andrea Codispoti che ha messo in evidenza come non sia possibile una "Buona scuola" in cui dirigenti e docenti si trovino in contrapposizione, rilevando, inoltre, l'assurdità dell'azione di precarizzazione messa in atto dalla legge 107/2015 in quanto la legge collocherà tutti i docenti in uno stato di precariato che rischia anche di allontanare tutti dalla sede di titolarità, ottenuta dopo anni di sacrifici. Il segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli, dopo aver tentato di evidenziare la bontà della riforma, che ha posto fine al precariato e ha dato la possibilità agli alunni di vivere un'esperienza formativa attraverso l'alternanza scuola/lavoro, all’improvviso si è eclissato dall’assemblea senza attendere alcun confronto.

A rilevare le forti criticità della legge è stato il segretario provinciale scuola Cgil Giuseppe Assalone. Del Movimento docenti autoconvocati è intervenuto il professor Giovanni Spadafora che ha stimolato i presenti a riflettere sulla pericolosità di una legge che emargina gli alunni le cui occasioni di stimolo e crescita sono già poche in terra di Calabria mentre Lara Nocito ha chiarito l'imbroglio dell'alternanza scuola/lavoro che ruba dignità agli studenti, sfruttati nell'illusione dell'esperienza formativa.

A conclusione dell’incontro il segretario della Fiom Calabria Massimo Covello, sempre sensibile ai problemi della scuola, oltre a porre l’attenzione sulla pericolosità dell'aziendalizzazione della scuola, ha anche spiegato l'inadeguatezza di questa riforma che non tutela i diritti degli studenti della scuola pubblica, luogo da sempre di riscatto sociale, ma favorisce piuttosto la privatizzazione dell'istruzione. Ancora contro la riforma della scuola i docenti, rappresentanti dei comitati calabresi, Gianfranca Bevilacqua ( Lamezia), Lara Nocito ( CS), Bianca Laura Granato ( CZ), Rosanna Giovinazzo (RC), Rosanna Basso ( KR), e Rocco Tassone.

1) Foto: Tavolo di presidenza


Lina Latelli Nucifero