Politica

Conte: rafforzare lotta alla corruzione

ROMA 7 GIUGNO - Secondo una nota diramata da palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avuto un colloquio telefonico “cordiale” con il presidente dell'Anac Raffaele Cantone. [MORE]

I due presidenti si sono trovati d’accordo sulla "necessità di rafforzare la lotta alla corruzione, individuando specifici percorsi di legalità nell'ambito Pubblica Amministrazione, operando, tuttavia, una semplificazione del quadro normativo vigente, in modo da consentire il riavvio degli investimenti nel settore dei contratti pubblici".

Chiarimento resosi necessario dopo che ieri Conte alla Camera, commentando la lotta alla corruzione, aveva dichiarato "non abbiamo i risultati che ci attendevamo, e forse avevamo investito troppo".

Oggi Cantone, ad un convegno all'Università Luiss, a Roma, ha rivendicato: "Negli ultimi tre anni sul fronte dell'anticorruzione sono stati fatti passi avanti, come non avveniva da tempo" e concludendo "Non è vero che parlare di anticorruzione fa male al Paese, non rischiamo di dare un'immagine sbagliata. Non bisogna mettere sotto il tappeto la spazzatura".

In mattinata Cantone ha incontrato Danilo Toninelli, il nuovo ministro dei Trasporti e della Infrastrutture. "Il mio ministero intende aprire un tavolo di confronto per le migliorie legislative che servono. Cercheremo la massima collaborazione con Anac, nella convinzione che bisogna voltare pagina rispetto ai troppi scandali del passato", queste le parole del ministro che ha continuato: "Semplificazione per far ripartire gli investimenti e liberare le energie del Paese. Trasparenza per garantire legalità ed efficacia alla lotta anti-corruzione. Il settore degli appalti pubblici può e deve coniugare sburocratizzazione e rigore etico". Secondo Toninelli "La corruzione fiorisce soprattutto laddove c'è eccessiva discrezionalità nelle decisioni, accompagnata da complessità e opacità nelle regole. Ecco perché una reale semplificazione, a favore soprattutto degli enti locali che devono investire per migliorare le loro infrastrutture e i servizi ai cittadini, può e deve coniugarsi con controlli più penetranti, in maniera da colpire non solo la pratica della mazzetta, ma anche e soprattutto quell'area grigia in cui prospera la collusione tra colletti bianchi, imprenditori compiacenti e criminalità organizzata".

Fonte immagine: internapoli.it

Fabio Di Paolo