Consulta, minoranza dem apre ai 5 Stelle: ora dialogo con tutti
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ROMA, 3 DICEMBRE 2015 - "Basta picchiare la testa al muro sui giudici della consulta. È Il momento di riaprire un dialogo vero con tutte le forze politiche. Non funzionano i patti ad excludendum". Così Roberto Speranza, ex capogruppo Pd ed esponente della minoranza Dem, dopo la nuova fumata nera per l'elezione di tre giudici della Corte costituzionale apre di fatto al Movimento 5 Stelle per la scelta del giudice costituzionale. [MORE]
Ieri, infatti il Parlamento riunito in seduta congiunta ha infatti tentato per la 31esima volta ad eleggere almeno uno dei dei 3 giudici di nomina parlamentare candidati alla Corte Costituzionale facendo un nuovo buco nell'acqua: nessuno dei nomi proposti nella terna nata dall'accordo tra Pd, Fi e centristi, cioè Augusto Barbera, Francesco Paolo Sisto e Ida Angela Nicotra, subentrata al presidente Antitrust Giovanni Pitruzzella, fermato nella sua corsa dai veti incrociati dei centristi con Ida Angela Nicotra.
Adesso, non si esclude neanche l'ipotesi di un cambio dello schema di gioco ma soltanto se M5s non porrà condizioni. E' quello a cui puntano i 5 Stelle che si affrettano a mettere in chiaro: "Se vogliono discutere con noi facciano in modo che Pitruzzella non sia l'unico nome a cambiare" dice il deputato di riferimento sugli affari costituzionali Danilo Toninelli. Una posizione condivisa anche da Sinistra italiana e da una parte del Pd.