Politica

Consulta-Csm, nulla di fatto: ennesima fumata nera. Renzi: «Serve soluzione di profilo»

ROMA, 18 SETTEMBRE 2014 - La tredicesima votazione per l’elezione dei due giudici costituzionali e dei due membri “laici” del Csm, il Consiglio superiore della Magistratura, si è risolta in un nulla di fatto. Ennesima fumata nera, dunque, con il quorum utile richiesto dei 3/5 che non è stato raggiunto da nessuno dei candidati.

Così ai voti

Come noto, Pd e Fi in queste ultime votazioni hanno puntato tutto sull’accoppiata, ancora non vincente e chissà se mai lo sarà, formata da Luciano Violante e Donato Bruno. La soglia utile, infatti, è pari a 570 voti. Diversamente sono stati 542 quelli ottenuti dal candidato del Pd, Luciano Violante, e 527 quelli del candidato avanzato da Fi, Donato Bruno. Gli altri voti, oltre a quelli dispersi che sono stati 45, le 145 schede bianche e le 42 nulle, sono andati ad parlamentari: Besostri con 32 preferenze, Bertolissi 30, Zanettin 11 e Barbera 7. Adesso la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha fissato per martedì prossimo alle ore 12 il prossimo appuntamento per la votazione in seduta comune del Parlamento.

Gli appelli mancati, le reazioni, i futuri scenari

A nulla è servito, così, l’energico richiamo di ieri del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale, in riferimento all’ancora mancata elezione dei giudici costituzionali, aveva tuonato parlando di «meccanismo paralizzato». In risposta alla presa di posizione del presidente Napolitano, attraverso il suo profilo Facebook, si è così espresso il deputato del M5S, Alessandro Di Battista: «Presidente Napolitano, con il massimo rispetto, ma come di permette di interferire in questo modo sulle scelte del Parlamento’ Non si vergogna nemmeno un istante?». A dar invece man forte al presidente della Repubblica, erano invece arrivate le parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «Ha assolutamente ragione il Capo dello Stato. Spero – ha poi aggiunto Renzi prima dell’odierna votazione – in una soluzione di alto profilo nelle prossime ore».

 

Parole evidentemente cadute nel vuoto. Come altrettanto inutile si sono rilevate le contrattazioni portate avanti nelle ultime ore precedenti alla votazione da Pd e Fi, rispettivamente con Sel e Lega Nord. Ma se in parte Sel sembra aver dato una mano al partito del Nazareno, portando qualche voto in più alla candidatura di Luciano Violante, non si può dire lo stesso della Lega Nord che sembra aver avanzato qualche richiesta a Forza Italia in merito all’elezione del giudice del Csm in cambio del loro voto a Donato Bruno.[MORE]

Capire adesso quali potrebbero essere i futuri scenari non è di facile interpretazione. In tal senso, al termine della Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Sapiena ha dichiarato: «Sicuramente continueremo a votare Violante e Bruno».

(Immagine da lapresse.it)

Giovanni Maria Elia