Politica

Consolante risponde a Vincenzo Capellupo

Riceviamo e pubblichiamo
CATANZAEO 16 GENNAIO 2013 - Fortunatamente siamo agli sgoccioli di una campagna elettorale suppletiva che ha penalizzato la città di Catanzaro con il benestare del centro sinistra del duo delle meraviglie Salvatore Scalzo e Vincenzo Capellupo. Un fermo che ha portato la città a subire il blocco del programma di rinascita che l’Amministrazione Abramo in soli 6 mesi aveva messo in moto. Un piano di lavoro concreto che ha rimesso in sesto le casse comunali prosciugate, tra una cena e l’altra, dagli amici di partito di Vincenco Capellupo. E che oggi ha fatto uscire Catanzaro dallo stato di emergenza finanziaria in cui i compagni di Salvatore Scalzo l’avevano relegata.

La politica del centro sinistra e il modus operandi è sempre lo stesso: mistificare la realtà per propri tornaconti elettorali a discapito dei cittadini. La politica delle parole fumose, che gioco forza si scontra con quelle dei fatti in uso, invece, nel centro destra. Se non fosse così, l’ex candidato consigliere comunale, che soffre di “pinocchite acuta”, e che va in giro a raccontare frottole per raccattare qualche voto, avrebbe rispetto per il lavoro altrui.

E mentre Capellupo, che ha come unico “lavoro” quello di fare il presidente di Ulixes; nota associazione finalizzata ad organizzare festicciole per i compagni di partito con i soldi del Comune di Catanzaro, tenta in tutti i modi di “infinocchiare” i cittadini con la qualunque (un po’ come Cetto), altri tentano di riparare ai danni fatti dal suo schieramento: leggi questione rifiuti. Parla di Giovino come se fosse uno di casa, salvo poi farsi vedere da quelle parti per fare qualche passerella elettorale andando a mangiare morzello e scilatelle. E tra una cena di partito pagata dai cittadini, un pranzo a sbafo assieme ad uno dei vecchi esponenti della politica italiana e la presentazione di qualche libro scritto dal suo compagno di tavolate, Salvatore Scalzo, l’ex consigliere comunale Capellupo trova il tempo di parlare di Giovino, di piazza Matteotti e qualsiasi cosa fatta dall’Amministrazione Abramo.

Ovvio che solo chi fa può essere giudicato, ed ecco perché Capelluo e Scalzo, che sono i “figliocci” politici di Rosario Olivo sono ingiudicabili. Non pervenuti. Parlano di programmazione seria, di clientele finalizzate alla ricerca dei voti, e non si rendono conto che parlano di loro stessi. Visto che il centro sinistra di cui fanno parte, nei 5 anni in cui sono stati al Governo cittadino, hanno praticamente navigato a vista, hanno riempito le partecipate di nuove assunzioni (provocandone in alcuni casi, come per Ambienti e Servizi, il fallimento della società) e si fanno vedere in giro per la città quando ci sono campagne elettorali. Fortunatamente lunedì sera la vittoria di Sergio Abramo e del centro destra, spazzeranno via questi ipocriti della politica liberando Catanzaro da questi falsi giovani che puntano solo ad una sistemazione non solo politica.[MORE]

 

Enrico Consolante