Societa'
Consip, Renzi: "Sono pronto a chiedere i danni. Travaglio chiederà scusa in tribunale"
ROMA, 13 APRILE –Matteo Renzi dice la sua riguardo le intercettazioni falsificate sul padre Tiziano: “Il tempo del buonismo è finito, è finita la parte di quello che sta buono e zitto. Io sono pronto a chiedere i danni. Andremo in tribunale e diremo le cose che dovremo dire". E sul direttore del Fatto Quotidiano ha affermato: "Marco Travaglio avrebbe potuto chiedere scusa per aver scritto cose false, ma lo farà in tribunale". [MORE]
Intervistato a "Otto e mezzo", l’ex premier ha asserito che "una volta al giorno anche Travaglio può dire una cosa giusta. Travaglio talvolta fa 'il Falso quotidiano' e io dei falsi non mi interesso. Deve chiedere scusa".
Non si fa attendere la risposta di Travaglio, che ribatte dicendo: "E adesso lo denuncio io". Dalle pagine del Fatto Quotidiano, il giornalista afferma di non essere spaventato dalle minacce, e definisce l’ex premier un “bulletto” ed annunciando la denuncia per diffamazione per aver rinominato il suo giornale "Falso quotidiano". Travaglio conclude dicendo: "Non mi meraviglierò della sua assenza al Tribunale né lo accuserò di scappare: preferirò credere che abbia finalmente deciso di mantenere la leggendaria promessa di ritirarsi a vita privata in caso di sconfitta al referendum costituzionale".
Il riferimento allo “scappare” è una risposta all'accusa da parte di Renzi di essersi "sottratto a un'udienza di conciliazione nella causa civile intentata da suo padre al Fatto e al sottoscritto per articoli su spiacevoli (per lui) verità: si trattava invece di un'udienza di comparizione delle parti, che richiedeva esclusivamente la presenza degli avvocati".
Renzi commenta anche il Movimento 5 Stelle, di cui dice che "se vogliono attaccarmi giochino pulito, per il resto mi sono rivolto ad un avvocato per valutare querele" perché il movimento ha tenuto un atteggiamento "squallido" su Internet "attraverso un meccanismo che un'azienda privata controlla con fake news, con trolls...".
Andando nello specifico della questione Consip, Renzi sottolinea che se qualcuno ha falsificato atti dovrà pagare, ma che ha fiducia nella magistratura. "Se c’è stata una falsificazione di prova evidentemente è una cosa grave...", ha aggiunto. Ma, ha precisato, "non sarò mai uno di quelli che vive di complotti. Credo che la verità verrà a galla, ma mi sentirei un piccolo uomo, un omuncolo se oggi facessi quello che dice 'ah, avete visto".
Maria Minichino
(fonte immagine wikipedia.org)