Economia
34° Congresso Mondiale dei maestri Sarti a Roma
L’ACCADEMIA NAZIONALE DEI SARTORI ORGANIZZA IL PRESTIGIOSO EVENTO DI MODA E COSTUME
In una cornice davvero splendida, l’hotel Sheraton Golf Parco dei Medici di Roma, Mario Napolitano, Presidente dell’Accademia Nazionale Italiana dei Sartori, ha organizzato, nella sua qualità di Presidente di turno per l’anno 2011, il 34° Congresso Mondiale dei Maestri Sarti.[MORE]
Un’evento molto sentito a livello mondiale, tanto che nella kermesse di cinque giorni, dal 5 al 10 agosto p.v., ben diciotto delegazioni intervengono al raduno: la più numerosa quella giapponese con ben 35 elementi; l’Italia è rappresentata, in maniera egregia bisogna dire, da una incredibile quantità di giovani emergenti, veri talenti della moda, del made in Italy che ancora conta sul nostro pianeta.
Un incontro fra artigiani di tutto il mondo, una opportunità di scambi di idee, una possibile crescita per le imprese artigiane che con il loro modo personalizzato di vestire la clientela si diversifica in maniera evidente dall’industriale, dal massificato costituendo il momento essenziale per la valorizzazione di una categoria che si contraddistingue per la sua abilità, per la sua inventiva, per la sua modestia.
E proprio in quest’ottica, la sera del 7 agosto, per festeggiare anche il centesimo anniversario della fondazione dell’associazione mondiale sartoriale, Roma diviene anche capitale della sartoria mondiale; la Federazione Mondiale dei maestri Sarti, la CNA Federmoda e l’Accademia Nazionale dei Sartori si sono così costituite in Comitato Promotore dando vita alla 34° edizione biennale della manifestazione alla quale partecipano ben diciassette paesi alcuni dei quali extra europei ed altri provenienti dall’oriente quali Giappone, Indonesia, Malesia, Thailandia, Taiwan.
Il momento maggiormente significativo degli eventi legati allo svolgimento del Congresso si è tenuto questa sera con una serata sotto le stelle del cielo romano che ha visto sfilare in passerella almeno una trentina di Accademici Junior, tutti under 35, ai quali è stata dedicata gran parte della serata, un incontro particolarmente interessante presentato con arguzia ed inventiva da Attilio Romita e da Claudia Andreatti i quali hanno saputo tenere ben salda la guida dell’evento evidenziandone il valore tecnico di ogni singola sfilata; tutte le ditte artigianali hanno saputo mostrare come i giovani sarti stiano facendo si che il prezioso patrimonio artigianale della categoria non deve andare, anzi prosegue con un indissolubile legame tra vecchie generazioni e nuove leve ( abbiamo avuto modo di conoscere, durante la cena di gala che ha preceduto la sfilata, un simpatico personaggio, un sarto “vecchia maniera” quasi centenario, che ha veramente rappresentato stasera il simbolo della continuità tra vecchie e nuove generazioni di addetti ai lavori ).
In passerella ha sfilato l’eccellenza italiana del “ fatto a mano “ che rappresenta in questo momento critico della economia nazionale, l’eccellenza della leadership nel mondo del tessile, evidenziando così quella che è la vera e propria filosofia dell’Accademia Nazionale dei Sartori: la realizzazione, punto dopo punto, di un progetto che parte soltanto da un tessuto, da un modello e dalla creatività che da sempre distingue l’ingegno italiano.
I più vivi complimenti al maestro Napolitano per la sua diuturna ed operosa attività e per i riconoscimenti che ha conferito, nella sua qualità di organizzatore, per il tramite del Presidente del Concorso Sebastiano Di Rienzo, a Mara Piras, vincitrice del “ Manichino d’Oro “ conferitole in quanto rappresentante delle organizzazioni artigianali della regione Sardegna, regione che insieme ad altre nove hanno sapientemente ed abbondantemente rappresentato stasera il made in Italy più vero.
(notizia segnalata da andrea gentili)