Cronaca

Confine italo-francese su Monte Bianco, il governo pronto ad intervenire

 COURMAYEUR, 27 OTTOBRE 2015 – Continua la bagarre territoriale tra Francia e Italia per il confine sul Monte Bianco; interviene il Ministero degli Affari Esteri in risposta all'interrogazione che i senatori Aldo Di Biagio e Albert Lanièce avevano presentato agli inizi di settembre, quando il sindaco di Chamonix aveva fatto bloccare l'accesso al ghiacciaio del Gigante dal rifugio Torino – considerato in territorio francese: “Il Governo italiano è pronto ad intervenire di fronte ad ulteriori episodi di messa in discussione del confine”.

“Il tracciato del confine tra Francia e Italia nell'area del Monte Bianco”, prosegue il Ministero, “è definito dal Trattato fra Regno di Sardegna e Impero francese relativo alla cessione della Savoia e del circondario di Nizza alla Francia e dalla convenzione di delimitazione tra Sardegna e Francia in esecuzione del trattato del 1860, basato sul criterio dello spartiacque”. Il sottosegretario si Stato Benedetto della Vedova ricorda il medesimo contenzioso esploso negli anni 90, quando i francesi tracciarono il confine in maniera unilaterale sul territorio italiano comprendente la vetta del monte, il rifugio Torino e una parte della stazione a monte della funivia francese.

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Agli inizi di settembre vi è stata anche una campagna di rilevamenti congiunti sul Monte Bianco, da parte dell'Istituto geografico militare e dall'Istituto geografico nazionale francese, dove non è stato possibile giungere a conclusioni condivise poiché, spiega il Ministero, “i geografi francesi si sono rifiutati, su istruzioni, di avallare il criterio della displuviale in queste aree”. Conclude il Ministero dichiarando che “nella piena consapevolezza della rilevanza del rispetto della norma cogente di diritto internazionale che impone l'inviolabilità delle frontiere internazionali, il Governo desidrea assicurare di essere ben consapevole della portata della questione e pronto ad intervenire di fronte ad ulteriori episodi; è ferma intenzione evitare che la situazione diventi foriera di disagi per le comunità locali e crei difficoltà nella fruizione delle strutture turistiche ed alpinistiche prossime al confine italo-francese”.

Foto: aostasera.it

Dino Buonaiuto