Economia
Confindustria: risparmi per 12,8 milioni con tagli alle partecipate
ROMA, 8 MARZO 2014 - Il centro Studi Confindustria ha riferito che tramite tagli alle partecipate è possibile ottenere un risparmio pari a 12,8 milioni di euro di spesa pubblica. Si sottolinea inoltre che almeno due terzi degli organismi di cui sono socie le amministrazioni pubbliche non erogano alcun servizio pubblico.
Il Csc ha spiegato che attualmente "le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, detengono quote in 7.712 organismi, con oneri per i contribuenti che nel 2012 erano di 22,7 miliardi". In testa alla classifica delle più costose si trovano "le istituzioni che hanno sede legale nel Lazio (9,5 miliardi), seguite da quelle in Lombardia (5,5), Veneto (1,1) e Piemonte (1,0)".[MORE]
Secondo quanto dichiarato dal Csc, ben il 63,9% delle partecipate non produce servizi ed ha oneri complessivi pari a 12,8 miliardi. Si rende quindi "urgente un riassetto" delle partecipazioni con il duplice scopo di "recuperare risorse" economiche per ridurre carico fiscale e debito pubblico, ma anche "di liberare il mercato dalla presenza spesso impropria dello Stato".
Riguardo l'utilizzo delle partecipate, il Csc ha precisato che "è divenuto una fonte di abuso sempre più diffusa, che sfrutta posizioni dominanti sul mercato e consente di eludere i vincoli di finanza pubblica, reclutamento del personale e acquisto di beni e servizi" e che "le norme varate negli ultimi anni si sono rivelate inefficaci nel contenere questo fenomeno". "Non si deve porre solo il problema di come le PA utilizzano questi meccanismi - ha concluso il Csc - ma bisogna mettere in discussione l'opportunita' stessa che ciò avvenga".
Valentina Vitali
(Foto: www.termometropolitico.it)