Cronaca

Confermato l'Ergastolo per Gilberto Cavallini nella Strage di Bologna del 1980

La Corte d'Assise d'Appello di Bologna Conferma l'Ergastolo per Gilberto Cavallini nella Strage del 1980

La Corte d'Assise d'Appello di Bologna ha confermato l'ergastolo per Gilberto Cavallini nel processo sulla Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Il giudice Orazio Pescatore ha presieduto il processo. Cavallini non era presente in aula al momento della sentenza.

Cavallini è stato processato per concorso esterno, accusato di fornire appoggio logistico a Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini, i quali sono stati condannati come esecutori materiali della strage. Cavallini ha ospitato i colpevoli nell'appartamento che condivideva con la sua compagna a Villorba di Treviso, fornendo loro documenti falsi e una vettura per il viaggio da Padova a Bologna. Nonostante ciò, Cavallini ha sempre negato il suo coinvolgimento negli eventi di Bologna.

Alla lettura della sentenza erano presenti Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, e Anna Pizzirani, vice presidente, insieme a vari familiari delle vittime. La vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, rappresentava il Comune. Il sostituto procuratore generale Nicola Proto e il nuovo Avvocato generale dello Stato, Ciro Cascone, erano presenti al fianco del giudice durante la lettura del dispositivo.

Il sostituto procuratore generale di Bologna, Nicola Proto, ha dichiarato che la sentenza ha ripristinato l'accusa originaria di strage politica, accogliendo l'appello della Procura della Repubblica che aveva impugnato la precedente decisione di declassare l'atto terroristico da politico a comune. La sentenza sembra andare in questa direzione anche per quanto riguarda lo spontaneismo dei Nar, ma si attendono le motivazioni complete della decisione.