Cronaca
Concordia, altro rinvio. La Protezione civile: «La nave partirà mercoledì per Genova»
ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO), 21 LUGLIO 2013 - Gli addii, anche quando desiderati, sono sempre complessi e travagliati. Lo è anche quello tra la Concordia e l’isola del Giglio. A distanza di due anni, finalmente, tutto sembra essere pronto al fine di restituire le onde del mare alla nave e la ridente isola al suo naturale e mai dimenticato splendore.
Tuttavia, bisognerà ancora pazientare. Se secondo programmi, infatti, la Concordia sarebbe dovuta “salpare” domani mattina alla volta di Genova, quest’oggi è stato deciso di rinviare ogni operazione a mercoledì. «Questa decisione – ha affermato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli – l’abbiamo presa non perché nelle prossime ore non si possano concludere gli interventi, ma perché non ce la siamo sentita di prendere una decisione a mezzanotte o all’una, all’esito di una verifica negativa di una lavorazione non completa. Per questo – ha continuato a spiegare – ci siamo presi ulteriori 24 ore. Anche per una questione di organizzazione di approvvigionamenti per l’isola. Cia siamo assunti – sottolinea Gabrielli – l’onere di una valutazione prudenziale, condivisa da tutti».
Diverse le potenziali e reali difficoltà che si sono presentate nelle ultime ore. Oltre all’incognita meteo, «le condizioni meteo consigliano il rinvio» aveva infatti affermato di buon mattino dal salvage master Nick Sloana che è a capo delle operazioni, restavano ancora incompleti alcuni lavori sul relitto come il riemergere di tre metri di scafo e il fissare al meglio uno dei cassoni di poppa per il buon esito del rigalleggiamento.
«La Concordia ci fa penare fino all’ultimo momento – ha commentato il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli – non nascondo una certa irritazione per lo slittamento e il rinvio. Ma ne prendiamo atto – ha concluso – e me ne faccio una ragione». In ogni caso, l’ad di Costa Michael Thamm fa sapere che la nave arriverà a Genova domenica.
Intanto è da registrare la preoccupazione della Francia sulla possibilità di inquinamento lungo la rotta che il relitto seguirà dall'Isola del Giglio fino a Genova. Per tale ragione il ministro dell’Ecologia francese, Segolene Royal, ha fatto sapere che la marina francese schiererà un’imbarcazione specializzata in assistenza e risposta all’inquinamento. Tale nave, afferma il ministro, «sarà incaricata di sorvegliare il convoglio al momento del passaggio a largo delle coste dell’Alta Corsica». Lo stesso ministro Royal, inoltre, non si esime dall’esprimere il proprio disappunto a riguardo di tale operazione: «sono dispiaciuta che le autorità francesi e gli enti locali non siano stati avvertiti prima sull’itinerario della Costa Concordia, che passa a quasi 20 chilometri da Cap Corse, uno spazio eccezionale in cui esiste un bel progetto di creazione di un parco naturale marino». [MORE]
In risposta alle dichiarazioni del ministro dell'Ecologia francese è intervenuto l'ammiraglio Giovanni Pettorino che ha affermato: «Le rotte previste prevedono navigazione al di fuori delle acque territoriali francesi. Non ci sono tratti di navigazione sottoposti a giurisdizione francese».
(Immagine da corrierefiorentino.corriere.it)
Giovanni Maria Elia