Chiesa e Società
Concluso il convegno "Vivarium" «Messaggio teologico e morale della misericordia di Dio»
11 MARZO 2016 - «Messaggio teologico e morale della misericordia di Dio»: è stato il tema del Convegno promosso giovedì scorso dalla rivista di scienze teologiche “Vivarium”, organo dell’Istituto Teologico Calabro, aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Teologi, studiosi, studenti e fedeli laici si sono ritrovati nell’aula magna del Seminario Regionale di Catanzaro per mettersi in ascolto di preziosi contributi di ricerca che hanno approfondito il tema della misericordia dando un ampia rilettura dal punto di vista teologico, pastorale e sociale alla luce della Sacra Scrittura e del Magistero. [MORE]
Due le sessioni, al mattino e al pomeriggio, introdotte dal saluto indirizzato da Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, letto da mons. Giuseppe Silvestre; da Mons. Luigi Antonio Cantafora, Vescovo di Lamezia Terme e Moderatore degli Studi; dal prof. don Vincenzo Lopasso, Direttore dell’Istituto Teologico Calabro, e dal Rettore del Seminario Teologico “S. Pio X”, mons. Vincenzo Rocco Scaturchio.
Gli interventi, moderati dal prof. don Vincenzo Lopasso, Direttore dell’Istituto Teologico Calabro, e dal prof. don Serafino Parisi, direttore della rivista “Vivarium”, hanno avuto come relatori i docenti: don Michele Fortino, dello Studio Teologico di Cosenza, don Pierpaolo Arabia, don Gesualdo De Luca e don Francesco Gentile, dell’Istituto Teologico Calabro, don Alessandro Carioti, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Catanzaro, e don Augusto Porso, esperto di Teologia Patristica.
Le relazioni hanno aiutato i presenti ad aprire uno spazio al dialogo e alla comprensione sul tema della misericordia, messaggio centrale dell’Anno Santo voluto da Papa Francesco, facendo emergere, dinanzi a tante sfide esigenti del nostro tempo, come “abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia che è fonte di gioia, di serenità e di pace, condizione della nostra salvezza”. Ma accogliere la misericordia di Dio non è ancora santità. Alla santità ci si educa, ci si forma, per la santità biso¬gna combattere la più dura delle battaglie: quella contro il vizio e il peccato che albergano nel cuore dell’uomo.
E, per questo, la Parola, i sacramenti, la preghiera, la liturgia, la crescita nelle virtù e la formazione solida nella conoscenza della rivelazione e della fede della Chiesa devono sempre essere il terreno dove la vita del credente deve perennemente affondare le sue radici, per crescere e dimorare in sapienza e in grazia, per vivere la carità e la misericordia di Cristo tra gli uomini.