Cronaca

Concita de Gregorio, addio alla direzione de "L'Unità"

Roma, 19 giugno 2011- A comunicare il cambio di guardia nella direzione de “L’Unità”, dal primo luglio, una nota congiunta dell’ editore del quotidiano Renato Soru e del quasi ex direttore Concita de Gregorio. Si tratta di una decisione “condivisa, assunta in autonomia e nel pieno rispetto reciproco riconoscendo l’importante lavoro svolto e i risultati raggiunti”.
In realtà, le notizie di una possibile uscita del Direttore, circolavano già da diverse settimane. Tuttavia, fino ad ieri, sempre puntualmente smentite dalla diretta interessata: “

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Non ho ricevuto comunicazione alcuna. Il mio contratto non è in scadenza, come direttore non ho ricevuto comunicazione alcuna, l'unico titolato a darmi indicazioni in questo senso è il mio editore esattamente come è avvenuto all'atto della mia nomina. Lui e non altri. Da tempo l'Unità è sotto attacco. Alle solite voci, infondate o inesatte si aggiungono ora quelle su di un imminente cambio di direzione e sulle ipotetiche motivazioni che ci sarebbero dietro la decisione”.

Nominata direttore il 22 agosto 2008, La de Gregorio lascia dopo tre anni di lavoro “esaltante e faticoso, tra difficoltà economiche e continui attacchi, che si sono dipanati a partire dal mandato iniziale di fare de “L’Unità” un giornale in equilibrio economico e un luogo d'incontro e di discussione libera e allargata all'intero centrosinistra”. Un ciclo in cui, l’impegno iniziale di dare stabilità alla testata e voce alle principali richieste della società, è stato efficacemente assolto.

Grazie alla sua azione, migliaia di persone si sono mobilizzate sui temi cruciali. La crescita del sito internet ha consentito l’apertura di un dialogo fitto e continuo con i lettori, riuscendo “a sollecitare la nuova volontà di partecipazione dei cittadini alla vita del Paese”.

Ed è proprio dal popolo della rete e dei social network che sia alza il coro più forte di dissenso contro le dimissioni della de Gregorio. Si assiste alla creazione di gruppi in Fb, in cui si legge che, come reazione a tale decisone, c’è chi propone di non acquistare più “L’Unità” dal primo di luglio.
 

Il pensiero dell’opinione pubblica sembra essere ben sintetizzato dalle parole espresse in una nota dal portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando che ringrazia la de Gregorio “Per aver fatto de ‘L’Unità’ un riferimento culturale e politico in alternativa all’imbarbarimento etico e culturale del berlusconismo e della mortificazione delle donne”.

Rosy Merola