Cultura e Spettacolo
Concerto del 4 Marzo in memoria di Lucio Dalla, Morandi: "Lucio, Bologna ti saluta"
BOLOGNA, 5 MARZO 2013 - 4 Marzo. Piazza maggiore è colma, gravida di gente. C'è chi è arrivato con i pullman dal sud Italia, come ci racconta un signore “non avrei potuto perdermelo”. C'è chi è li dalla sera prima, chi ha dormito sotto quel palco, chi è lì dalla mattina, chi ha un aereo alle 4 di notte per ritornare. “Sì”, qualcuno dice “questo è un concerto che passerà alla storia”. Gianni Morandi, in pieno pomeriggio, sale sul palco per provare e già la folla urla e lui saluta, pieno di energie. [MORE]
E' proprio con lui che il concerto si apre alle 21:10. Gianni Morandi esordisce con un duetto virtuale insieme al suo grande amico Lucio Dalla con “Vita” e sorprendente, inaspettato, è stato successivamente il duetto con Renato Zero. La gente era in fermento, l'aria era forte, piena dell'essenza di colui al quale era dedicato il concerto, e tutto riportava a lui: Lucio Dalla. Morandi si commuove, le lacrime sono più forti, le emozioni premono forte e si lascia andare un attimo, solo uno. Poi le sue parole a Lucio: “Lucio, siamo qui per ricordarti, per salutarti, ma anche per festeggiare con la tua musica Lucio. Perché la tua musica è vita, ci porta avanti, ci accompagnerà sempre. Lucio, Bologna ti saluta!” Le urla calorose della gente, un coro all'unanime che urlava “Lucio”.
Era tutto per lui, squarci di video e poi le sue canzoni cantate da chi, in vita, aveva avuto un legame, era affezionato, aveva conosciuto quel grande cantautore. Inedita è stata la canzone cantata da Renato Zero “Lu”, scritto in ricordo del suo amico Dalla. Nel frattempo incontriamo un componente degli Stadio che ci dice “Questa è una grande serata, per un grande uomo. Non aveva dubbi che ci fosse stata così tanta gente.”
Marco Mengoni, atteso già dalla mattina dalle sue fans, ha cantato “Tu non mi basti mai”, anche lui rivolgendo un saluto a Lucio alla fine dell'esibizione. Intensa è stata anche “Canzone”, cantata e scritta da Samuele Bersani, il quale alla fine ha rivolto un pensiero a Dalla:“Questa canzone l'ho scritta in quella via lì, via pescherie vecchie. Grazie Lucio e grazie a voi che lo amate così tanto”.
Commovente ed emozionante è stata l'esibizione di Andrea Bocelli con “Malafemmina”, seguita da quella di Pino Daniele con “Caruso”. Seguono filmati di repertorio di Lucio Dalla insieme a Dario Fo. Poi, dalla finestra del palazzo affiancato al palco esce lui: Marco Alemanno, il quale ha letto un pezzo di “Tutta la vita”, anche lui il volto pieno di commozione, con le lacrime forse trattenute a stento. Poi ha ringraziato la piazza, tutti.
Coinvolgente è stato il pezzo di Giuliano Sangiorgi e Fiorella Mannoia i quali hanno cantato “Anna e Marco”. Sul palco anche Gigi D'Alessio con “Disperato Erotico Stomp”, il quale ha ricordato della comunione di sua figlia dove “Lucio è arrivato tre giorni prima, come un famigliare. Credo che tutti abbiamo qualcosa da imparare da lui”. Non ha lasciato indifferente “Cosa sarà” cantata da Ron, Samuele Bersani, Luca Carboni, Stefano Ligi e Angela Baraldi, seguita da “Se io fossi un angelo” di Pierdavide Carone. A mezzanotte è il momento di Ornella Vanoni e Chiara Galiazzo con “Chissà se lo sai”, successivamente Mario Biondi emoziona con “Futura”. Poi il grande finale, tutti i cantanti, all'unanime, accompagnati dalle voci calorose, emozionate, della gente, canteranno “Piazza Grande”. Questo era per lui, Lucio Dalla e sì, come aveva ricordato Morandi, la sua presenza lì c'era. Lucio c'era.
Rossella Assanti