Cronaca

Cona, al via i trasferimenti di 100 migranti

VENEZIA, 3 GENNAIO – Dopo la scorsa notte, quando si è rischiata una rivolta nel centro di prima accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, il ministro dell'Interno ha disposto il trasferimento di cento ospiti in strutture dell’Emilia Romagna. [MORE]

I disordini erano scoppiati a seguito della morte di una giovane donna della Costa d'Avorio, Sandrine Bakayoko, 25 anni, uccisa da una trombosi polmonare. I migranti avevano denunciato un ritardo nei soccorsi che avrebbero dovuto aiutare la donna. La protesta si è manifestata con mobili e oggetti dati alle fiamme, uno scenario che ha costretto gli operatori del centro a cercare rifugio nei locali della struttura, dove sono rimasti poi bloccati per ore e liberati solo nella notte.

L'intervento della polizia, senza l'uso della forza, ha riportato la situazione sotto controllo, ma non ha placato la rabbia. Anche ieri nessuno ha mangiato nella ex base militare che ospita 1500 profughi, i connazionali di Sandrine hanno proseguito nel blocco dei pasti, ponendosi davanti ai loro compagni. "C'è il giusto dolore per la perdita di una connazionale - spiega il Questore di Venezia, Angelo Sanna - ma adesso stiamo andando un po' oltre”. Ma al dolore per la perdita della loro compagna si somma per i migranti di Cona soprattutto la rabbia per le condizioni di vita del campo.

Nella serata di ieri arriva la notizia che il Viminale ha disposto per il trasferimento di 100 di loro in altre strutture di accoglienza in Emilia Romagna. Non si sa di preciso dove, i dettagli operativi non sono ancora definiti, intanto le prefetture si sono attivate ed è stato allertato l'Hub di via Mattei a Bologna, l'ex Cie, ora centro regionale di smistamento.

 

Giulia Piemontese

 

(immagine da: gazzettadimodena.gelocal.it)