Cronaca
Con finto Monsignore, raggiravano imprenditori e persone facoltose, 6 arresti per truffa a Roma
ROMA, 27 SETTEMBRE - I Carabinieri della Compagnia di Roma di piazza Dante a conseguenza di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha permesso di scoprire un giro di truffe, consumate e tentate, per 13 milioni di euro hanno tratto in arresto 6 persone.
La combriccola, truffava imprenditori e persone facoltose prospettandogli affari con la compravendita di case e opere d'arte, anche ricorrendo a un finto Monsignore che impartiva benedizioni.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili di una sequela di raggiri e truffe, tra cui anche la cosiddetta "black money scam", consistente nel far credere alla vittima di poter ottenere banconote attraverso la smacchiatura di fogli di carta con uno speciale solvente.
Il sodalizio criminale aveva messo a punto una strategia ben organizzata e collaudato di truffe.
Adescando facoltosi imprenditori o soggetti molto ricchi, intenzionati a trarre profitto da compravendite di appartamenti e beni di lusso (soprattutto opere d'arte) e, millantando conoscenze in ambienti aristocratici, imprenditoriali ed ecclesiastici della Capitale, promettevano alle vittime di riuscire a vendere con grosse plusvalenze i beni, a fronte di un anticipo (spesso di diverse decine di migliaia di euro) finalizzato alla buona riuscita della transazione. Ricevuto l'anticipo, sistematicamente i truffatori sparivano senza lasciar traccia.
Tra gli indagati, per avvalorare nelle vittime la certezza della bontà degli affari che venivano prospettati, anche un finto Monsignore in abito talare, che fingendo di avere cointeressenze con gli uffici del Vaticano, dava un'apparenza regolare alla trattativa e suscitava nelle vittime un senso di sicurezza, in varie occasioni, addirittura, ha dispensato anche benedizioni.
Luigi Palumbo