Fantasticherie del cuore

Comunicare sempre la verita'!

Aprire le porte del cuore alla malignità significa consegnare la verità nelle mani della menzogna diabolica. Un imbroglio che ha radici nel giardino dell’Eden e che spesso oggi utilizza la rete in ogni sua articolazione, con guasti che sono davanti agli occhi di tutti. Si tratta di deformazioni sociali per causa non solo di spionaggio su scala finanziaria e politica, come ci dicono le cronache attuali, ma anche di disagio personale quando si tende ad amplificare falsità e questioni riservate. Un modo sporco per avvilire il cammino del prossimo e coprire di fango l’onore di gente ignara o meno. Qui lo spirito impuro prende il sopravvento e fa emergere nell’uomo il peggio di sé. La cosa diventa grave quando si tratta di un credente o di un giornalista cattolico. Satana d’altronde esiste per distruggere l’operato di Dio, mettendo l’umanità al servizio del male.[MORE]

Giochi al massacro che si vestono spesso di apparente bontà, fino al punto di manifestare sprazzi di verità pur di colpire il proprio bersaglio. Si tratta di un espediente pericoloso per ogni individuo, tentato persino con Cristo Gesù. Chi non ricorda il passo del vangelo di Marco sullo spirito impuro? Impossessatosi quest’ultimo del corpo di un uomo, presente nella sinagoga dove Gesù di sabato si trovava ad insegnare, “cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». La verità detta era di certo inconfutabile, ma esternata dal demonio serviva solo a rendere difficile la permanenza del Salvatore in quel luogo santo e per provocare la disapprovazione dei molti farisei e scribi presenti, in cerca di un pretesto per demolire la missione di Cristo. Non a caso “Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui”.

La lezione che traspare è senza dubbio necessario anche per l’odierna moderna società, perché fortifica in saggezza un aspetto umano che spesso disattende l’eventualità di un comportamento attento e rispettoso dell’altro. È importante per ognuno capire quando una verità vada esternata o taciuta. Essa deve essere sempre espressa per la salvezza dell’altro e mai con l’infausto tentativo di rovinare chi si ha davanti. Ci sono condizioni sociali, politici, economici e spesso familiari che suggeriscono non di occultare la verità, perché essa non va mai nascosta, ma di manifestarla nel modo e nel luogo più opportuni, per il bene personale e quello generale. Dio sa quando deve dare i comandamenti al suo popolo. Lo fa quando esso lascia l’Egitto e non prima. Cosi come per le Beatitudini. Passeranno secoli. La gente ancora aveva il cuore grezzo, non avrebbe compreso.

Dovrà arrivare Gesù per rivoluzionare l’esistente. Il suo celebre discorso della montagna spingerà i cuori, ormai pronti, a far propri gli indirizzi spirituali, capaci di aiutare l’uomo a governare la sua vita contro ogni spirito impuro. Anticipare o posticipare una verità può cambiare il corso della storia e la realtà di una persona o di una comunità. Figurateci se oggi non avessimo conosciuto la notizia più grande della storia, cioè la venuta di Cristo? Bisogna perciò vivere nella Parola per avere la possibilità di attingere, alla fonte della sapienza divina, quel santo discernimento che porta verso l’equilibrio e l’armonia interiore. Anche nel cenacolo il Figlio dell’uomo comunica ai discepoli di avere tante cose da dire, ma che il loro cuore non era ancora pronto a sostenerne il peso. Tutti i credenti camminiamo verso la verità, ma non la conosciamo nell’immediato nella sua estrema profondità. Ogni giorno vissuto sulla strada del vangelo apre però una breccia verso la verità.



 Egidio Chiarella

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