Politica

Comune di Torino, caso Martina: l'Assessore si dimette e Fassino boccia la commissione d'inchiesta

TORINO, 16 OTTOBRE 2012 - L' Assessore Comunale Anna Martina ha presentato quest'oggi le proprie dimissioni, irrevocabili, nelle mani del Sindaco di Torino, Piero Fassino.

La Dottoressa è accusata dall'opinione pubblica di aver affidato incarichi pubblici al marito ed al figlio e, a seguito dello scandalo, quest'ultima ha dichiarato: <<Non ho mai affidato incarichi a mio marito Walter Barberis. Egli ha ricevuto la proposta di curare la mostra celebrativa del 2011 negli ultimi mesi del 2007 da Paolo Verri e dall'assessore Fiorenzo Alfieri, quando io ero ancora ben distante dall'assumere qualsiasi ruolo alla divisione Cultura del Comune di Torino>>.

Riguardo ai lavori affidati alla società di cui fa parte il figlio, ha spiegato: <<E' uno di quattro soci, la Puntorec, è una azienda privata basata su capitali privati, che non ha mai goduto di sovvenzioni o finanziamenti pubblici, né altro genere di consimili benefici. Una sola volta, in assenza di un dirigente responsabile della procedura, ho inavvertitamente firmato io un affidamento sotto soglia alla Puntorec. Errore oggettivamente ascrivibile alla mia responsabilità. Altri due affidamenti sotto soglia hanno osservato le procedure di rito; un ulteriore affidamento è stato deliberato sulla base di un raffronto fra preventivi diversi>>.[MORE]

Il Sindaco Piero Fassino ha cercato di venire incontro all'Assessore Martina fin dal principio, spiegando che qualora ci fossero stati elementi da approfondire, sarebbe stato il primo a cercare dei chiarimenti, ma che nel caso specifico non vedeva alcuna modalità illecita nell'attribuzione degli incarichi.

Mentre l'ormai ex Assessore accusa la stampa di aver creato un caso mediatico sponsorizzato e diffamatorio, Fassino risponde alle sue dimissioni: <<Ad Anna Martina desidero esprimere un ringraziamento sincero e non formale per la dedizione e la competenza profusa in questi anni>>.

Fassino, questa mattina, ha anche reso noto che boccia l'ipotesi di una commissione d'inchiesta su quanto portato alla luce dal database contenente dati che potrebbero far pensare ad incarichi pubblici ottenuti senza regolare gara d'appalto.

Il Sindaco ha dichiarato, sull'eventualità che si possa avviare un'inchiesta interna: <<Non solo sarebbe inutile, visto che sta già indagando la Procura, ma perchè in periodo di campagna elettorale questa commissione diventerebbe pericolosa e strumentale>>.

Fassino ha, inoltre, invitato tutti i media a fare un "mea culpa" in merito alle notizie trasmesse, soprattutto tramite internet: <<Anche oggi un nostro Assessore è stato accusato ingiustamente sul web. Invito tutti coloro che fanno informazione a riflettere su questi sistemi di comunicazione>>.

L'esponente del Pd alla guida del Comune, ha fatto un chiaro riferimento alle accuse nei confronti di Ilda Curti: l'Assessore viene segnalato per via degli incarichi di sicurezza integrata, del valore di 419.790 Euro affidati nel 2009 alla Rti di cui è presidente il suo compagno, Marco Sorrentino. La sorella della Curti, Nicoletta, vi avrebbe invece lavorato fino a poco prima di diventare Istruttore dei Servizi Amministrativi-Contabili nella gestione del Comune di Milano con a capo Pisapia.

Alla luce dei dubbi sollevati sia dall'opinione pubblica, che dall'interno del Comune, Michele Curto del Sel si è trovato in disaccordo con il Sindaco di Torino, dichiarando che è indispensabile istituire una commissione d'inchiesta, specificando che dovrebbe giungere in tempi brevi <<A far chiarezza sulla vicenda e fugare i dubbi se si tratta di casi isolati o viceversa se si tratti di un sistema tristemente diffuso in Comune>>.

Andrea Torzano del Pdl ha lanciato, invece, un'accusa diretta al Pd: <<Il fango tanto deprecato da Fassino arriva dalla sua stessa parte politica: è lo stesso Pd ad andare in pellegrinaggio dai 5 Stelle per denunciare situazioni negative. Con la Lega abbiamo chiesto una commissione d’indagine per non mettere tutti nel tritacarne mediatico. Abbiamo anche chiesto in Commissione Controllo di Gestione i dati sugli affidamenti: ditte invitate, ditte escluse. Quando li avremo capiremo se esiste o meno il fantomatico “Sistema Torino”>>.

Torzano si è riferiva soprattutto alla dichiarazione di Fassino, il quale cerca di prendere tempo per approfondire la situazione prima di gridare scandalo: <<Non si risana la vita politico amministrativa di questo Paese mettendo del fango nel ventilatore. Chi agisce in questo modo, pensando ad un vantaggio elettorale, fa un danno alla collettività oltre che alla propria credibilità>>.

Nel frattempo, i giornali parlano ormai del "Caso Martina", mentre il quotidiano "La Stampa" parla della vicenda definendola "Parentopoli" e l'opinione pubblica ironizza sulla "Gran Torino" di Fassino.

(Foto da anci.it)

Alessia Malachiti