Cronaca

Comune di Catanzaro, ottenuta restituzione di tre milioni e mezzo di euro

CATANZARO, 18 GENNAIO 2014 - Clamorosa sentenza a favore del Comune di Catanzaro che ha ottenuto dalla Corte d’Appello di Roma il riconoscimento della restituzione di tre milioni e mezzo di euro. Nel lontano 1990, con finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno, era stato aggiudicato ad una impresa locale un importante appalto di lavori di completamento degli acquedotti esterni della città di Catanzaro (Simeri, Passante, Uncinale e Acquedotto di Catanzaro) – argomento di grande attualità, stante le notorie vicissitudini cittadine in materia di erogazione del prezioso liquido.

L’appalto sin dall’inizio è stato travagliato da vicende complesse , con necessità di varianti progettuali e sospensioni dei lavori. Poi, in quiescenza da diverso tempo, è stato oggetto dell’intervento del Prefetto dr. Stanges, quale autorità “sbocca cantieri”, secondo le disposizioni all’epoca vigenti. In base a trattative ed accordi ad opera del medesimo, sono stati ripresi i lavori. Ma l’impresa, ciononostante, ha inserito diverse rivendicazioni, confluite in una richiesta di arbitrato per pretese di oltre quattro milioni e mezzo di euro. L’arbitrato ha accolto in parte le richieste delle imprese, ragione per la quale il Comune sin dall’anno 2008, a seguito di pignoramento, è stato costretto a pagare l’importo di circa tre milioni di euro (comprendendo le spese dell’arbitrato).[MORE]

Il Comune, con il patrocinio dell’avv. Raffaele Mirigliani, ha proposto dinanzi alla Corte d’Appello di Roma impugnazione del lodo arbitrale ed a conclusione di tale complesso e laborioso giudizio, nel quale ovviamente l’impresa ha resistito con un agguerrito collegio difensivo, è intervenuta sentenza favorevole al Comune, immediatamente dopo la discussione della causa all’udienza recente del 14 ultimo scorso.
Ossia, è stato annullato il lodo (in realtà due, uno parziale e l’altro definitivo) ed è stata disposta la restituzione delle somme erogate, con gli interessi, nonché le spese dell’arbitrato e le spese di difesa del Comune.

Rinviene, quindi, a favore del Comune un titolo esecutivo che può calcolarsi all’incirca intorno ai tre milioni e mezzo. Quindi una clamorosa boccata di ossigeno per il bilancio comunale, accolta come tale dal Sindaco Abramo, con soddisfazione e doveroso riconoscimento del merito del patrocinio comunale. Ciò anche se, a parte le difficoltà del recupero, è anche prevedibile che la vicenda avrà ulteriori seguiti giudiziari.

(Fonte Comune di Catanzaro)

Elisa Signoretti