Comune Catanzaro: Cardamone, da min. interno solo interpretazione
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Catanzaro, 29 dic. 2011 - Il presidente del Consiglio comunale, Ivan Cardamone, ha commentato la nota del Ministero dell'interno indirizzata al Prefetto sul "caso Catanzaro". "La risposta fornita al Prefetto dalla Direzione Centrale UTG e Autonomie Locali del Ministero dell'interno non contiene alcun elemento di particolare novita' rispetto ad un quadro normativo che il Consiglio comunale ha tenuto ben presente nel momento in cui ha deliberato sull'opzione esercitata dall'on. Michele Traversa. [MORE]
Si tratta - spiega Cardamone . di un'interpretazione, sicuramente rispettabile, che gli uffici del Ministero hanno fornito sulla base degli elementi a disposizione e, cosa non trascurabile, con le procedure ancora non pienamente compiute. D'altronde, trattandosi del primo caso del genere in Italia la prudenza e' d'obbligo. Quanto al rilievo contenuto nella lettera del Ministero dell'interno, secondo cui la delibera adottata dal Consiglio comunale non sarebbe coerente con la manifestazione di volonta' dell'on. Traversa, posso anticipare che il Consiglio comunale, nella sua sovranita', produrra' in tempi rapidissimi un atto che dimostrera' pienamente la coerenza della procedura, essendo noi fermamente convinti che l'on. Traversa ha esercitato un'opzione, sollecitato dalla Presidenza della Camera, tra due cariche elettive, in virtu' di una sopravvenuta condizione di incompatibilita'. E' del tutto evidente che l'attivita' del Consiglio comunale non e' diretta ad una mera forma di sopravvivenza, peraltro limitata a pochi mesi, ma solo ad una ferma difesa delle prerogative costituzionali e democratiche di un organo legittimamente eletto dal popolo. D'altro canto, la stessa dicotomia interpretativa della ben nota sentenza della Corte Costituzionale tra Camera dei deputati e Senato dovrebbe indurre a maggiore cautela e ad una riflessione da parte delle piu' alte cariche dello Stato, a cominciare dai Presidenti dei due rami del Parlamento, sui gravi effetti prodotti dalle decisioni contrastanti delle rispettive Giunte per le elezioni