Cronaca
Comune, allo studio un nuovo redditometro più "equo"
MILANO, 24 OTTOBRE 2011- Da quando il federalismo fiscale municipale (introdotto con il D. Lgs. 14 marzo 2011, n. 23, il quale dispone l'attribuzione ai comuni del gettito di numerosi tributi erariali e di una compartecipazione all'IVA, istituisce una cedolare secca sugli affitti degli immobili ad uso abitativo e prevede, a regime, un nuovo assetto tra le competenze dello Stato e degli enti locali nel settore della fiscalità territoriale ed immobiliare) è diventato un fatto concreto, ha fatto sorgere nelle Amministrazioni comunali il bisogno di attivarsi. In tal senso l'intenzione di Palazzo Marino di delineare un nuovo tipo di redditometro, mandando in pensione il vecchio indice Isee. [MORE]
Questo, secondo il direttore generale del Comune, Davide Corritore, si dovrebbe basare su un concetto tecnicamente noto come Equometria. Lo scopo che si ci auspica si riesca a raggiungere con questo diverso strumento di misurazione, è arrivare a definire le reali condizioni economiche dei cittadini, in base al loro tenore di vita, perchè, come sottolineano da Palazzo Marino "bisogna stabilire un principio di equità, non è più tollerabile vedere macchinoni costosi fuori dalle case popolari perché nessuno controlla davvero".
Si faranno delle verifiche incrociate per vedere se ci sono incongruenze su quanto dichiarato. Così, sotto la lente d'ingrandimento passeranno: abbonamenti a pay tv o a palestre, movimenti del conto corrente, possesso di cassette di sicurezza, assicurazioni, auto, titoli finanziari.
In pratica, il comune di Milano, osservando i risultati della sperimentazione del suddetto sistema nella provincia di Reggio Emilia, potrà trarre le dovute conclusioni. Come ha sottolineato Corritore, "Se il nuovo indicatore dovesse superare la sperimentazione lo introdurremo come elemento per migliorare i servizi sociali della città, utilizzando in modo equo le risorse perché chi non risponderà alle domande del questionario non avrà diritto a servizi convenzionati, e chi invece risponderà il falso andrà incontro a sanzioni, anche grazie alla task force antievasione che stiamo mettendo a punto".
Rosy Merola