Politica
Compravendita di senatori, un altro processo per Berlusconi
NAPOLI, 23 OTTOBRE 2013 - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio dal gup di Napoli, Amelia Primavera, per il reato di corruzione nell'ambito del procedimento sulla presunta compravendita di senatori che ha portato alla caduta del governo Prodi. La prima udienza è fissata per l’11 febbraio 2014.
Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’ex senatore Sergio De Gregorio, condannato ad 1 anno e 8 mesi. «Mi aspettavo una decisione e questa decisione è arrivata e conferma quello che ho dichiarato ai Pm di Napoli» ha affermato De Gregorio ai microfoni di SkyTg24. Soddisfatto il legale di De Gregorio, Carlo Fabbozzo: «Credo che questa vicenda acceleri il tramonto di un percorso politico ormai arrivato al redde rationem. Consiglio a Berlusconi di ritirarsi dalla scena politica, liberando l’Italia e la sua persona da tante infamie».[MORE]
Rinviato a giudizio anche l’ex direttore di Avanti e consulente di Finmeccanica, Valter Lavitola, accusato di aver pagato il passaggio da uno schieramento all’altro di De Gregorio con i soldi dell’ex premier Silvio Berlusconi. «Se avessi davvero portato soldi sarei solo un vettore - ha affermato Lavitola -. Io portai soldi a De Gregorio ma era una partita di giro per l’Avanti». Lavitola ha scelto come legale l’ex senatore del Pdl Guido Paniz.
Nel 2006 un voto contrario di De Gregorio fece cadere il governo di Romano Prodi, e secondo il pm questo voto fu pagato tre milioni di euro.
«Milano chiama, Napoli risponde», ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. «L’accerchiamento giudiziario sul presidente Berlusconi continua, senza esclusione di colpi –ha proseguito Schifani-. L’obiettivo però non sarà raggiunto. Gli siamo ancora più vicini in questo particolare momento. Nessuno si illuda, Silvio Berlusconi resterà a lungo il leader del centrodestra e della maggioranza degli italiani».
Paolo Massari