Cultura e Spettacolo
Compie cinquant'anni l'Ariston di Sanremo, casa del "Festival della Canzone italiana"
SANREMO, 14 APRILE 2013 - Era una di quelle dolci serate quasi estive, quando la Primavera inoltrata declina verso la stagione delle vacanze e dei giochi spensierati, quella del trentun Maggio di cinquant’anni fa. Nella piccola e mondana Sanremo, cittadina dell’estremo Ponente ligure, si stava avverando un fatto storico che ne avrebbe segnato il futuro: nella centralissima Via Matteotti, che di Sanremo è il fulcro della vita, si inaugurava la grande sala del Cinema - Teatro Ariston che, dal 1977, ospita la più importante rassegna di musica popolare italiana e cioè il “ Festival della Canzone italiana” nato proprio a Sanremo nel lontano 1951. Tornando a quel trentun Maggio di cinquant’anni fa le cronache ci narrano che l’inaugurazione avvenne proiettando sul grande schermo di sala il famoso film diretto da Lewis Milestone ed interpretato da un impareggiabile Marlon Brando, accompagnato da Trevor Howard, Richard Harris, Hugh Griffith e Richard Haydn.
La pellicola si ispirava, con alcune licenze, al romanzo “ Mutiny on the Bounty “ di Charles Bernard Nordhoff e James Norman Hall. Il film narra la storia del vero ammutinamento del Bounty del 1789. Fu un successo: i sanremesi attratti non solamente da quel mostro sacro del cinema che era l’attore statunitense ma anche e soprattutto dalla voglia matta si vedere dal vivo la grandiosa sala del Cinema- Teatro capace di contenere duemila spettatori, oggi portati a 1909 per ragioni di sicurezza, con due file di palchi ed un bellissimo soffitto affrescato dal famoso pittore Carlo Cuneo, affollarono l’Ariston. All’inaugurazione quella sera partecipò pure l’Orchestra Sinfonica “ Città di Sanremo”, una delle istituzioni culturali di maggior pregio di tutto il Ponente ligure. Così l’attuale patron del Cinema – Teatro che, a buon diritto, si può considerare “ Il Tempio della musica leggera italiana” e cioè Walter Vacchino, figlio di quell’Aristide che lo fondò, narra l’impresa paterna:”
L’Ariston fu l’idea di un pazzo perché bisognava avere un pizzico di follia per pensare ad un teatro del genere in una piccola città anche se famosa per le sue manifestazioni”. La storia poi, come noto, ha dato ragione a quel “ pazzo” ed oggi tutti i turisti che da ogni contrada del mondo giungono a Sanremo sono soliti scattare almeno una foto ricordo di fronte all’ingresso principale del Teatro. Ricco il cartellone degli spettacoli proposti dalla direzione del Teatro per celebrarne il cinquantesimo genetliaco: Già si sono esibiti Giorgio Panariello, Michelle Hunziker ed i Negrita. Giovedì e Lunedì prossimi sarà la volta di due spettacoli di musica pop: il primo dal titolo “ La Voce di Napoli”, il secondo, invece, vedrà protagonista quel Giuseppe Faiella, in arte Peppino di Capri, che già tante volte partecipò al Festival di Sanremo. A Maggio, avvicinandosi il giorno del compleanno, gli spettacoli si infittiranno: si ricordano, tra le altre, le due giornate dedicate alla musica classica, il tre del mese con l’Orchestra Clessidra di San Pietroburgo che proporrà musiche di Tchaikovski e dopo tredici giorni il grande violinista lombardo Uto Ughi, e la serata di gala, quattro Maggio, con Al Bano altro grande mattatore festivaliero. Il trentun Maggio, infine, ci sarà un grande evento ma per ora i suoi dettagli vengono mantenuti segreti. [MORE]
SERGIO BAGNOLI