Politica

Commercio di Bologna: Giorni neri e Sirio resta acceso a Natale

BOLOGNA, 17 NOVEMBRE – Sono giorni davvero grigi, se non addirittura neri, per i commercianti bolognesi, in particolar per quelli che operano nel centro storico. Tra minacce di coprifuoco, di pedonalizzazioni globali, ora si ci mette anche Sirio acceso durante il periodo natalizio.

La voce circolava già da qualche giorni in amministrazione e per le vie di Bologna, ma la conferma è arrivata direttamente in questi giorni con il sigillo del sindaco Virginio Merola. “La ricreazione è finita. C’è troppo smog.”, ha sentenziato il primo cittadino bolognese, affermando che Sirio acceso non lede il commercio bolognese e che le misure di valorizzazione di esso debbano essere altre.[MORE]

“Sirio – sottolinea il primo cittadino – non è risolutivo dei temi del commercio. Non lo è mai stato, è una vecchia disputa non fondata su nessuna valutazione oggettiva”.

Ma l’Ascom di Bologna non è assolutamente d’accordo e vede, in questa decisione da parte dell’amministrazione comunale, una vera e propria messa in difficoltà dei commercianti e considerando lo spegnimento di Sirio sotto il Natale come “il minimo atto di riguardo verso tanti commercianti in difficoltà.” Il presidente di Confersercenti, Sergio Ferrari, puntualizza sul fatto che il problema dello smog in centro cittadino non è causato solo ed esclusivamente dalle auto citando delle parole dell’assessore provinciale all’Ambiente: “Emanuele Burgin ha appena detto che anche bloccando tutto il traffico l’inquinamento atmosferico non cambierebbe, si mettano d’accordo”.

Più dura è la reazione dell’opposizione nei confronti della decisione del sindaco Merola, che vedono in tale decisione, un vero e proprio “sgambetto” ai piccoli commercianti per avantaggiare gli ipermercati: “Se non ascolterà i commercianti il grande supermercato all’aperto del centro storico verrà ucciso, mentre gli ipermercati potranno brindare al pacco dono del sindaco”, afferma senza peli sulla lingua il consigliere della Lega Manes Bernardini.

L’ultima speranza per i commercianti è che il sindaco ci ripensi e che se ne potrà parlare insieme nella riunione prevista oggi 17 novembre.

Federica Palmisano