Cronaca

Commerciante uccide rapinatore in casa nel Milanese. La procura: legittima difesa

MILANO, 25 NOVEMBRE 2015 - Un commerciante ha ucciso ieri sera un rapinatore che, con alcuni complici lo aveva aggredito fuori dalla villetta villetta a Lucino di Rodano, nel Milanese, dove vive con la famiglia costringendolo a farli entrare in casa. Rodolfo Corazzo, che detiene regolarmente alcune armi, ha sparato. Durante il conflitto a fuoco è stato colpito a morte un ricercato ritenuto pericoloso già noto alle forze dell'ordine e con precedenti per omicidio e rapine. Valentin Frrokaj, albanese di 37 anni era stato anche protagonista alcuni rocamboleschi fatti di criminalità.

Sette i colpi esplosi all'interno dell'abitazione da parte dei tre ladri e tre da Corazzo, con la semi automatica legalmente detenuta, uno dei quali ha colpito al petto il pluripregiudicato. E' per questo motivo, che secondo la procura di Milano si tratta di "un caso classico di legittima difesa": "Non volevo assolutamente uccidere, volevo solo proteggere la mia famiglia", ha dichiarato il commerciante Rodolfo Corazzo agli inquirenti, secondo quanto ha riferito il suo avvocato. [MORE]

Adesso è caccia per mezzo Nord Italia ai due complici del rapinatore ucciso. I carabinieri del Comando provinciale di Milano, che indagano sul caso, hanno esteso la ricerca in tutte le possibili direzioni di fuga, coordinati dal pm di Milano Grazia Colacicco, anche se al momento non è detto che i due siano già lontani. Secondo quanto riferito dall'imprenditore, Rodolfo Colazzo, i tre assalitori parlavano italiano ma avrebbero avuto un accento straniero, forse dell'Est Europa. Non lontano dalla villetta è stata anche trovata una Golf che risulterebbe rubata ma al momento non si hanno conferme che possa essere collegata alla 'batteria' di rapinatori.

Il bandito ucciso, invece, era un pericoloso ricercato. Frrokaj era anche ricercato per un omicidio commesso il 23 luglio 2007 a Brescia ai danni di un connazionale colpito con un coltello e per il quale delitto era stato condannato all'ergastolo. Arrestato, era riuscito ad evadere il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma. Era stato rintracciato dai carabinieri il 14 agosto successivo con addosso una beretta carica. L'albanese è anche noto per far parte di batterie di rapinatori e nel suo curriculum criminale presenta anche una seconda evasione, del 7 maggio 2014, dalla casa circondariale di Palermo.