Come produrre l'olio extravergine d'oliva secondo le modalità Green Energy
Societa' Lazio

Come produrre l'olio extravergine d'oliva secondo le modalità Green Energy

martedì 8 novembre, 2016

FARNESE (VT) 08 NOVENBRE - Negli ultimi 15 anni abbiamo spesso sentito parlare di energia sostenibile. Si tratta di un modo di produrre utilizzando l’energia che ci consente di avere uno sviluppo sostenibile. La green energy, letteralmente energia verde, apre le porte verso un nuovo tipo di produzione, capace nello stesso tempo di poter risparmiare energia, e quindi risorse e di arrecare il minor danno possibile all’ambiente. In pratica si parla di produrre nel rispetto dell’ecosistema, e nello stesso momento, sfruttando questo tipo di modalità produttiva di ottenere un maggior risparmio di risorse, sia economiche che fisiche. In genere la green energy ci può consentire di ridurre ai minimi termini l’inquinamento. Con questo tipo di pratica noi intendiamo qualcosa che va al di là della produzione energetica, e che entra in diversi campi della cosiddetta economia verde. [MORE]

Da un punto teorico si passa quindi alla produzione vera e propria di un determinato prodotto. Nonostante l’Italia abbia iniziato questo tipo di politica economica ed energetica con un colpevole ritardo, grazie ad un territorio ancora ricco di risorse, siamo stati in grado di recuperare il gap produttivo in tempi relativamente brevi. Si pensi ad esempio alla filiera che riguarda la produzione di olio d’oliva biologico. Bene, oggi produrre olio extra vergine d’oliva a impatto zero, non solo è una realtà possibile, ma è senza dubbio la strada da battere per poter essere seriamente competitivi con altri Paesi come Portogallo, Marocco, Cile, Tunisia e Australia e Turchia.

Da una parte assistiamo a una crescita esponenziale della domanda di frantoi, dall’altra pur potendo puntare su un prodotto di assoluta eccellenza, è bene in chiave di green energy essere capaci di produrre con il minor impatto ambientale, visto che una riduzione di risorse e di energie, vuol dire una maggiore capacità di guadagni e una gestione di risorse e di territorio a basso livello inquinante. Non a caso, stiamo parlando sempre di rendere il concetto di efficienza energetica. La chiave consiste appunto nella capacità di saper rigenerare in un tempo abbastanza ristretto i danni che andremo a causare sull’ambiente.

Sotto un profilo degli impianti è necessario, oltre che essere a norma, capire quanto sia necessario in questo tipo di campo saper sfruttare a pieno l’elemento innovativo. Bisogna nello stesso momento studiare alla perfezione un percorso coerente tra ottimizzazione del processo produttivo, sempre da un punto di vista di filiera olearia, senza dimenticare la fase di estrazione e di decantazione.

Per poter produrre olio d’oliva in modo green energy dobbiamo quindi avere delle capacità tecniche di produzione tradizionale dell’olio, per avere a disposizione un buon prodotto da commerciare. Nello stesso tempo con maggiore cura e accortezza all’ambiente e all’impatto zero, saremo capaci di ottimizzare e di ottenere un risparmio significativo dei nostri costi. Uno dei punti fondamentali da risolvere riguarda senza dubbio l'approvvigionamento di acqua di processo e per smaltire le acque reflue. Per questo motivo è bene essere capaci di avere una proposta impiantistica ad impatto zero e che consiste nell’aggregazione di tecnologie singolarmente note ma innovative nella loro combinazione funzionale. Impianto di estrazione, decanter a 3 fasi, che comprende un evaporatore capace di gestire l’acqua che viene dal decanter e di riciclarla nelle fasi successive di produzione olearia.

 

 


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