Parola e Fede

Come fare il giusto discernimento nelle scelte quotidiane

 13 GENNAIO 2015 - Come posso essere sicuro del mio discernimento? Risponde alla domanda di Luigi il Sacerdote Don Massimo Amelio. [MORE]


D. Vorrei comprendere meglio la frase: “Il retto discernimento nelle scelte quotidiane”. Come posso essere sicuro del mio discernimento? Luigi da Catanzaro


R. Discernere viene dal latino dis-cèrnere che vuole indicare, separare, distinguere, dividere. Separare e distinguere due cose tra di loro per non mischiarle e confonderle. Nell’ambito della fede e della morale vuol dire separare la volontà di Dio da quella dell’uomo, la sua parola dalla nostra, i suoi pensieri dai nostri, i suoi desideri dai nostri. Distinguere il bene dal male, il meglio dal bene, il perfetto dal meglio.
Il discernimento deve poi essere retto, deve cioè essere fatto con retta intenzione: desiderare e cercare solo la volontà di Dio per compierla nella propria vita. In questa ricerca è necessaria la virtù dell’umiltà: vedersi nel Signore, da Lui e per Lui sempre.


La volontà di Dio primaria è espressa nelle dieci parole o dieci Comandamenti (cf. Es 20,1-17). Iniziando dall’osservanza delle dieci parole – non per costrizione ma per amore - il Signore fa dono della sapienza che illumina il cuore dell’uomo verso il bene più grande e perfetto.
Tutto questo però deve essere supportato da uno strumento essenziale: la preghiera. Se ci convinciamo che siamo da Dio, ogni giorno e ogni istante della nostra vita, allora bisogna andare da Lui per chiedere con preghiera incessante cosa e, soprattutto, come vuole che si compia il suo volere in noi. La preghiera per il cristiano è più che l’ossigeno per il corpo. Senza preghiera si è come una nave senza timone, sballottata dalle onde del mare. Si è come una macchina senza pilota. L’ossigeno, il timone, il pilota della nostra vita è lo Spirito Santo. Cristo Gesù come vero uomo sempre è stato pieno di Spirito Santo, da Lui si è lasciato guidare, condurre, fortificare, illuminare per poter compire in tutto il volere del Padre.


Dice Gesù: «Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà» (Gv 16,13-15).
Ogni decisione che abbia una qualche importanza nella propria vita va sottoposta al discernimento del padre spirituale. Il padre spirituale è un sacerdote (può anche essere il confessore) che, conoscendo la nostra vita, valuta la problematica presentata alla luce della Parola di Dio consigliandoci una soluzione che rispetti la verità di Dio e ci permetta di continuare a vivere secondo giustizia ogni nostra vocazione-missione-ministero.


Don Massimo Amelio

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.