Parola e Fede
Come aiutare chi non crede
Daniele vuole aiutare i suoi amici. Risponde alla sua domanda, inviata alla nostra mail, il sacerdote Nicola Coppoletta.
D. Come aiutare i miei amici che non hanno fede a passare dei momenti di difficoltà? Spesso accusano Dio di averli puniti, ma io so che lui non c'entra nulla...cosa posso fare? Grazie di tutto, Daniele.
R. Caro Daniele,
l'aiuto innanzi tutto lo dà il Signore. Noi possiamo mettere tutta la nostra buona volontà, ma senza di Lui il nostro aiuto è misero. Leggi il salmo del Buon Pastore (Salmo 23): ti evidenzia in una maniera chiara, limpida e semplice che nella nostra vita, anche nei momenti di difficoltà, nella nostra valle oscura, non dobbiamo temere, perché il Signore è con noi (“Non temo alcun male, perché tu sei con me”). [MORE]
Il Signore ascolta sempre la nostra preghiera e sempre ti dona la soluzione: ovvero la sua volontà e la sua forza. Come fare la volontà di Dio? Preghiera e umiltà. Spesso si pensa che facendo la preghiera di richiesta, il Signore ci debba ascoltare e tutto finisca qui. Ci sbagliamo! Noi dobbiamo fare un'altra preghiera: "Signore sia fatta la tua volontà”, che io possa capire il tuo disegno, accoglierlo e viverlo.
Oggi è difficile capire, ascoltare, vivere la volontà di Dio. Quando il cristiano "accusa" Dio, è perché non ha pregato con fede, per vivere la sua volontà; altre volte non lo ascoltiamo per niente, ascoltiamo tanto invece il male; o quando noi avremmo dovuto fare quello che Lui ci aveva richiesto per il nostro bene, per il bene di tutti, ormai è troppo tardi. Noi dobbiamo saper cogliere, scrutare, ascoltare la volontà di Dio. Se ascoltiamo Lui, e non il nostro istinto o il nostro peccato, allora aiutiamo noi stessi e gli altri. Siamo felici noi e le persone che ci stanno attorno.
Il mondo va male non per colpa di Dio, ma perché noi cristiani non lo stiamo ascoltando. Impariamo ad ascoltarlo e vedremo le Sue grandi opere. Infatti ogni giorno il Signore ci dice: "Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi e vi darò sollievo. Prendete il mio giogo sopra di voi è imparate da me, che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero " (Mt 11, 28-30).
Ti auguro che tu, caro Daniele, i tuoi amici e tutti noi, possiamo ascoltare oggi e sempre, la sua volontà. Ciao Daniele e a presto!
Don Nicola Coppoletta
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.