Estero
Colpo di Stato in Egitto
IL CAIRO, 3 LUGLIO 2013 - Ieri sera il presidente egiziano Mohamed Morsi si era rivolto alla nazione dalla televisione pubblica. Un "no" senza tentennamenti alla richiesta di dimissioni che gli era stata avanzata dallo stato maggiore militare per non avere aderito alle proprie rivendicazioni. La situazione politica ed economica egiziana riveste un rilievo particolare nello "scacchiere" internazionale, per cui le vicende di queste ore sono state seguite ovunque con grande attenzione.
Oggi, poco dopo le 18, allo scadere dell'ultimatum imposto dai militari stessi, questi ultimi hanno formalmente annunciato: "Il golpe militare è cominciato". Il presidente, espressione del partito dei "Fratelli mussulmani", è stato condotto nella sede della Guardia Repubblicana, praticamente in stato di arresto. "Sono stati tagliati tutti i contatti con lui", ha dichiarato un alto funzionario egiziano alla tv americana CNN.
In migliaia avevano atteso lo scoccare dell'ultimatum davanti ai due palazzi presidenziali di Ittahadeya ed el Kobba e tuttora in piazza ci sono numerosi manifestanti delle opposte fazioni politiche. Vari carri armati sono stati notati fuori dalla sede della tv statale egiziana e per le strade del Cairo, sin dal primo pomeriggio.
Il comandante generale delle Forze armate egiziane, Abdel Fattah al-Sissi, in queste ore convulse sta incontrando diverse autorità religiose, nazionali, politiche. Sarà lui a diramare a breve un comunicato, che dovrebbe fare un po’ più di chiarezza sull’evolversi della situazione istituzionale. [MORE]
Raffaele Basile
nella foto , tratta da Wikipedia, il destituito Presidente egiziano Morsi