Cronaca

Positivo all'alcoltest causa incidente mortale tra imbarcazioni nel Salernitano

SALERNO, 16 AGOSTO 2011 Appena ieri i ministri dell’Interno e della Giustizia avevano parlato di introdurre il reato di Omicidio stradale per chi procuri incidenti con vittime per essersi messo alla guida in stato di ebbrezza o alterazione da stupefacenti. Ma il problema non riguarda solo le strade, bensì anche le “vie del mare”, che specie d’estate sono talvolta intasate quanto quelle sulla terraferma , con i conducenti delle imbarcazioni che come avviene per le auto a volte si pongono alla guida in condizioni di alterazione psico-fisica. [MORE]


Ed infatti, proprio nella serata di ieri ha perso la vita una donna di 33 anni nelle acque del Golfo di Salerno, a Capo d'Orso nei pressi della costiera amalfitana, a seguito dell’impatto tra il gommone a bordo del quale viaggiava ed un’imbarcazione da turismo con la quale è venuto a collisione.

La donna è stata sbalzata fuori dalla propria imbarcazione ed è probabilmente deceduta per annegamento. Il conducente del gommone è risultato positivo all’alcoltest, che per dirla in parole povere sta a significare che aveva “alzato il gomito” più del dovuto.

La responsabilità dell’accaduto dalle prime indagini parrebbe proprio da attribuire a tale stato di ebbrezza del guidatore, cui è stata riscontrata nel sangue una percentuale di 1.60 di alcol.

Va però tenuto presente che, differenza di quanto accade per la circolazione stradale, che impone un limite massimo di 0.50, per la navigazione marittima non esistono limiti codificati sull'assunzione di alcolici.

Certo, vi sono sanzioni anche consistenti e la sospensione della patente nautica per chi venga trovato alla guida di un’ unità da diporto in stato di ubriachezza o sotto l’ effetto di sostanze psicoattive, ma sarebbe opportuno che venisse colmata questa grave lacuna e si stabilisse con la dovuta precisione quali siano i livelli consentiti quanto meno per le sostanze alcoliche.

Raffaele Basile