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Collettiva a Conflenti di 9 artisti greci nell’ambito del progetto Catàgeios. L’antro dell’artista

Pramantha Arte Contemporary Art Gallery  conclude il ciclo espositivo del progetto “Catàgeios. L’antro dell’artista - Le opere e i giorni”  con una collettiva di opere di   nove artisti greci curata da Faye Tzanetoulakou dal titolo “Esplorando rare mistificazioni. Un saggio visuale sul sublime ctonio contemporaneo».

La mostra avrà luogo nella sede espositiva della galleria Pramantha Arte a Conflenti e sarà inaugurata  sabato 19 dicembre rimanendo aperta al pubblico fino al prossimo 31 dicembre tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Gli artisti Aggelos Antonopoulos, Sotiris Batzianas, Katerina Diakomi, Tzimis Efthymiou, Phoebe Giannisi, Gioula Papadopoulou, Nikos Podias, Vasiliki Sagkioti, Dimitris Zouroudis affrontano  nelle loro opere le questioni basilari dell’operazione Catàgeios attraverso l’approccio politico, sociologico, psicologico, onirico, mitologico, filosofico con l’intento di interpretare  profondamente  lo spirito della civiltà occidentale.

«La mostra - commenta la curatrice Faye Tzanetoulakou, critica e storica d’arte e direttore artistico di culturenow.gr - ci presenta una rassegna artistica contemporanea delle manifestazioni sublimi ctoniane nella produzione culturale greca. Il pensiero filosofico, che  esplora il Sublime, è analizzato attraverso il suo impatto sull’arte greca  nonostane la crisi finanziaria prosperi sulla sperimentazione e sulle sinergie produttive tra artisti , critici d’arte, performer, poeti e filosofi».  Pertanto il tema centrale dell’esposizione  di arte contemporanea “ Exploring Rare Mystifications” inizia con la definizione dell’idea del sublime ctonio collocato al centro del progetto Catàgeios il quale  intende indagare soprattutto  ciò che sta sotto la cultura globalizzata e superficiale,  ciò che unisce le persone con le loro radici  universali.

«L’uomo del XXI secolo - prosegue la curatrice greca Faye Tzanetoulakou . sta vivendo in un’era di demistificazione eccessiva: la cosiddetta era antropocentrica, caratterizzata da una crescita stimolante nella scienza che ha portato le persone a diventare sempre più scettiche sulle cose che non hanno una ragione positivista, utilitaristica o pragmatica per la loro esistenza, in grado di essere vissuta in modo tangibile attraverso il regno dei sensi». A questo punt  molte sono le domande che scatiriscono dal processo artistico in attesa di una valida risposta. Tra queste di rilievo è quella relativa all’informazione elettronica ricordata da Faye Tzanetoulakou che recita così:  « In che modo nella tempesta  moderna elettronica  e dell’effetto livellante di media di massa e dei social, l’arte possa  essere libera di immortalare l’immagine di un’era caratterizzata da tanta  angoscia esistenzaile quanto basta per essere considerata veramente romantica e allo stesso tempo potrà riuscire a realizzarne nuovamente la  rappresentazione per evocare ancora il genuino senso di sorpresa?».

Per Faye Tzanetoulakou la risposta  si può trovare «scavando in profondità nella complessità dell’immagine visiva in quanto ci apre nuove ed eccitanti finestre di molteplici possibilità in cose invisibili inerenti a noi, ma perse in un’era di sforzi superficiali».

Per ricevere ulteriori informazioni della mostra si può contattare Pramantha Arte tramite l’e mail: arte@pramantha.com.

 

Foto:Faye  Tzanetoulakou

Lina Latelli Nucifero