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Collasso, il secondo EP della band: intervista agli Scimmiasaki

SOVERATO (CZ), 10 NOVEMBRE 2015 - Collasso è il nuovo lavoro degli Scimmiasaki, prodotto da Andrea “Giamba” Di Giambattista già collaboratore di Management del Dolore Post-Operatorio, pubblicato dall’etichetta indipendente Vina Records il 22 Ottobre. L’artwork è di Riccardo Torti disegnatore di Dylan Dog per Bonelli Editore. Gli Scimmiasaki rispondono alle nostre curiosità sul loro secondo EP.
Buona lettura!

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Presentateci la band e parlateci del vostro nome.
Giacomo: Io e Cristian abbiamo iniziato a suonare insieme un sacco di anni fa, dopo un bel po’ di cover con altre formazioni (unico periodo in cui abbiamo fatto qualche soldo) ci siamo distaccati e abbiamo deciso di mettere su una band per fare brani inediti. Dopo 3 anni di reclusione, passati a comporre nella nostra sala prove abbiamo sentito la necessità di concretizzare il tutto completando la formazione con le componenti strumentali mancanti, vale a dire, una seconda chitarra e un basso ed è qui che subentrano gli altri due fratellini Niki e Peppe. Abbiamo subito registrato il nostro primo lavoro fieramente autoprodotto dal nome "Scimmiasaki" (2013) che ci ha permesso di fare un bel po’ di date tra le quali, alcune, con dei gruppi già affermati nel panorama indie italiano come Management del Dolore Post-Operatorio, Lo Stato Sociale, Gazebo Penguins, Nobraino e Luminal. Dopodiché abbiamo iniziato a lavorare al nuovo disco, "Collasso" e il resto della storia è il presente. Per quanto riguarda il nome invece, non c'è un motivo ben preciso, è semplicemente una scimmia del Sud America, anche abbastanza brutta, dalla faccia bionda e il resto del corpo bruno, dal quale spunta una lunghissima coda. Ricordo che in uno dei tanti deliri durante le prove feci vedere agli altri questa particolare specie di scimmia, la scimmia saki appunto, e proposi di chiamare così il gruppo. E così è stato. Lo abbiamo scelto semplicemente perché insieme suona bene.

Collasso è il secondo EP degli Scimmiasaki, da cosa è stato ispirato e come ha preso forma?
Giacomo: Sinceramente, non so se c'è qualcosa che ci abbia ispirato particolarmente, Collasso è un disco che racchiude tutte le nostre insicurezze, tutti i nostri malesseri per un mondo che va sempre “peggio” ma allo stesso tempo rappresenta l'estrema voglia di riprendere in mano la situazione per trasformarla in qualcosa di positivo. Forse se c'è qualcosa che ci ha ispirato è proprio questa voglia di rivalsa.


Com'è nata la collaborazione con Andrea Di Giambattista? Siete stati appagati dal suo lavoro?
E' nata in maniera un po’ strana, in realtà, inizialmente abbiamo fatto un paio di date con il Management del Dolore Post-Operatorio (la band con la quale Andrea collabora come fonico) e abbiamo conosciuto i ragazzi della band, in seguito ci è capitato di andarli a trovare in alcune date del loro tour ed è qui che abbiamo conosciuto Andrea. La giornata chiave è stata la data dei Management a Marghera (VE) dove Giacomo e Andrea a fine concerto hanno passato la serata insieme e parlando del più e del meno, Andrea ha iniziato a parlare della sua esperienza da produttore. Dal momento che avevamo un disco da fare glielo abbiamo mandato e lo ha trovato interessante. Dopodiché abbiamo deciso di collaborare. Siamo stati molto contenti di questo perché oltre ad un grande professionista e un ottimo produttore, abbiamo trovato una persona meravigliosa e un amico che ci accompagnerà nella vita.

Raccontateci qualcosa in più sull'artwork di Collasso.
Giacomo: Innanzitutto ci terrei a precisare che l'Artwork è stato realizzato da Riccardo Torti che oltre ad essere un fumettista “cazzuto” è anche uno dei disegnatori di Dylan Dog. Avevamo in mente di chiamare il disco "Collasso" e avendo l'opportunità di collaborare con un disegnatore dallo stile molto personale e caratteristico, abbiamo deciso di lasciargli carta bianca così da poter sfruttare al massimo tutte queste virtù. La cosa bella è stata che la prima proposta che ci ha fatto è stata subito una bomba atomica, infatti, l'abbiamo scelta come copertina dell'album. Riccardo è un grande.

Avete in cantiere qualche progetto? Dopo questi due EP, quando ascolteremo un vostro LP?
Adesso innanzitutto cercheremo di fare un bel po’ di date per promuovere al meglio questo disco, poi speriamo di uscire con un Album per inizio 2017. Ci stiamo già lavorando...

A livello nazionale siete stati colpiti da una recente uscita discografica oppure da un particolare live?
Senz'altro il doppio volume di Endkadenz dei Verdena, che stanno dimostrando di essere sempre più stellari, soprattutto nel live. Poi l'album DIE di Iosonouncane.

Volete salutare i lettori di GrooveOn con tre – anche più – album che vi sentite in dovere di consigliare?
Sospesi nel vuoto bruceremo in un attimo e il cerchio sarà chiuso - storm{o}
A U R O R A - Valerian Swing
Lullabies to Paralyze - Queens of the Stone Age
Goat - The jesus lizard
The shape of punk to come - Refused
Antidotes - Foals 

 

 

Federico Laratta

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