Cronaca

Coldiretti su crediti agriturismo Fondo dei Baroni di Serra San Bruno

01 FEBBRAIO 2014 - Torna il sereno dopo l’intervento del Prefetto di Vibo Valentia per i mancati pagamenti all’agriturismo “Fondo dei Baroni” di Serra San Bruno

 Grazie all’intervento del Prefetto di Vibo Valentia dott. Giovanni Bruno, pare che torni il sereno sulla vicenda dei mancati pagamenti, per il servizio reso, dall’agriturismo “Fondo dei Baroni. Nei giorni scorsi l’imprenditore Mimmo De Paola ed i collaboratori, hanno attuato, nel municipio di Serra San Bruno una forma di protesta, per vedersi riconosciuti i crediti vantati relativi alla ospitalità offerta (4000 pernottamenti), su richiesta del sindaco, nella struttura agrituristica, ad un gruppo di ragazzi egiziani che partecipavano al progetto “Pitagora Mundus”, promosso dalla Regione Calabria e da ISCAPI in qualità di soggetto attuatore e coordinatore per conto della Regione.
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“Come Coldiretti, abbiamo seguito sin dall’inizio tutta la vicenda – riferisce il presidente regionale Pietro Molinaro – siamo fiduciosi che il balletto di responsabilità sia terminato e che, come il Sindaco di Serra, Bruno Rosi si è impegnato a fare, dopo alcuni adempimenti tecnici obbligati, il Comune corrisponda all’agriturismo la parte spettante, per non dover chiudere i battenti; sarebbe – aggiunge - una perdita non da poco per una delle località che per ambiente, cultura e spiritualità rappresenta una vera e propria eccellenza nella nostra regione”. Il Prefetto, per la definizione completa si è impegnato a convocare a breve, una Conferenza di Servizi, tra l’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, l’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (ISCAPI), la Provincia di Vibo ed il Comune di Serra San Bruno per una definitiva risoluzione della vicenda. “Con amarezza debbo rilevare – prosegue Molinaro – che la Regione Calabria, che ha promosso la lodevole iniziativa, non può affidarsi alla improvvisazione, ma deve avere un percorso delineato, altrimenti si rovinano attività e peggio ancora la vita delle persone e un progetto di alta valenza culturale, formativa e di integrazione, non può essere derubricato ed abbandonato a se stesso: ne va della credibilità dell’intera regione”. La Coldiretti, continuerà a seguire l’evolversi della situazione, non facendo mancare ove occorresse, anche l’apporto di una specifica consulenza legale.