Cronaca

Coldiretti lancia l'allarme: a 11 mesi dal terremoto attiva 1 stalla su 2

AMATRICE, 25 LUGLIO 2017 - Dopo undici mesi dalla prima scossa del 24 agosto che ha devastato interi comuni come Accumuli ed Amatrice, sono state realizzate e rese operative il 55% delle stalle necessarie per ospitare gli animali "sfollati". [MORE]

Questo è quanto emerge dal monitoraggio realizzato da Coldiretti, diffuso in occasione dell'incontro con gli agricoltori nel Comune di Amatrice per fare un bilancio sullo stato dell'economia agricola locale.

Secondo l'analisi dell'associazione, sono stati realizzati anche il 53% dei fienili provvisori.

A causa del terremoto, lo scorso inverno, oltre diecimila animali sono morti, feriti o abortiti per l'effetto congiunto delle scosse e del maltempo, che hanno fatto crollare le stalle e costretto gli animali al freddo e al gelo, con decessi, malattie e diffusi casi di aborto. Ora, negli allevamenti la vera emergenza è il caldo, che aumenta lo stress a cui sono sottoposti da mesi gli animali.

Il risultato - spiega Coldiretti - è un crollo nella produzione di latte, ma a soffrire sono anche pecore e maiali e pollame, con un calo nella deposizione delle uova.

"Occorre accelerare nel completamento delle strutture provvisorie necessarie alla sopravvivenza delle aziende e alla ripresa del lavoro e dell'economia del territorio", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Nelle aree rurali terremotate - conclude la Coldiretti - si contano danni diretti e indiretti per 2,3 miliardi.

Daniele Basili

immagine da labtv.net