Politica
Coldiretti: in Calabria tagli anche alla sanità veterinaria
Il Commissariamento sia una occasione di rilancio dei servizi veterinari regionali
Si ad eliminare sprechi ed inefficienze ed incrostazioni dannose no a solo tagli nei confronti della competitività delle imprese zootecniche.
Dopo che anche l’importante segmento della sanità veterinaria è rientrata nelle “cure” del sistema sanitario complessivo attraverso il commissariamento rientrando nella gestione straordinaria del commissario ad acta del Piano di rientro, il Presidente Scopelliti e dei due sub commissari Navarria e Pezzi la Coldiretti si aspetta che finalmente si metta ordine nel nei servizi sanitari regionali.[MORE] E’ evidente –ma la Coldiretti lo aveva denunciato da tempo – che più di qualcosa non andava con “incrostazioni” di vario tipo che contribuiscono acchè la Calabria continui a rimanere terra di nessuno. Comprendere la Sanità veterinaria nel piano di rientro significa eliminare anche sprechi e sovrapposizioni funzionali e questo è un bene, afferma Molinaro - ma questo non deve andare a discapito in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità delle produzioni, nel momento nel quale in questi anni le imprese zootecniche hanno investito risorse e professionalità per migliorare, nel rispetto della normativa gli standard qualitativi. La nostra è l’unica regione in Italia dove persistono le emergenze di sanità veterinaria che non permettono di dichiarare il territorio ufficialmente indenne da tali epizozie. “Questa situazione, non più sostenibile -prosegue Molinaro - causa le conseguenti restrizioni imposte dal Ministero della Salute sulla movimentazione e commercializzazione dei capi, associate all’incremento delle importazioni che stanno causando danni ingenti al patrimonio zootecnico regionale”. Non vi erano più alibi, per fare rimanere la situazione irrisolta: la stabilizzazione dei veterinari effettuata dalla regione e che oggi sono in numero più che sufficiente, non è bastata a mettere in piedi un piano efficiente di eradicazione delle epizozie. Adesso ci auguriamo che ci sia una convinta inversione di tendenza per recuperare credibilità e diventare una regione normale allineandoci al resto d’Italia che secondo i dati del Ministero della salute è ai primi posti a livello internazionale per quanto riguarda la sicurezza e l’applicazione dei pacchetti di igiene degli alimenti e delle produzioni. Forse siamo arrivati ai tempi supplementare ma Molinaro ribadisce che la “posta in gioco” è rilevante e qualora non si riuscisse ad effettuare il risanamento richiesto, l’Unione Europea e questo è il motivo della visita dei dirigenti del Ministero della Salute, annullerebbe ogni intervento sul settore in Calabria, chiudendo definitivamente ogni interscambio con il mercato extraregionale e minando alle radici il consolidamento della filiera zootecnica tutta calabrese che ha una serie di produzioni di qualità che oggi più che mai deve fare rima con profitto.