ROMA, 25 GENNAIO 2015 - Gli esperti metereologi parlano di un febbraio nevoso che contribuirà però a salvare la stagione invernale delle stazioni sciistiche e dei tour-operator, salvaguardando così le tante settimane bianche già prenotate dagli italiani.
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Inoltre, l'abbondante quantità di neve prevista in arrivo, scongiurerà anche il rischio siccità, dopo un 2014 che si è classificato in Italia come l'anno più caldo della storia dal 1880, cioé da quando esistono i rilevamenti climatici . "La neve è molto importante", sottolinea la Coldiretti, perchè ripristina le scorte di acqua nelle falde acquifere, nei bacini lacustri e nei laghi alpini.
Le temperature medie, anche nella prima decade dell'anno sono state complessivamente superiori alla norma dopo che, secondo una analisi sempre di Coldiretti sui dati Isac-Cnr, nell'anno appena trascorso si e' registrata una temperatura superiore di 1,45 gradi rispetto alla media, per l'effetto combinato di un'estate molto fresca e del caldo anomalo soprattutto in autunno ed in inverno.
D'altro canto, il clima, ha gia' avuto nel 2014 pesanti effetti sui raccolti "made in Italy" che hanno registrato tagli che vanno dal 35 per cento dell' olio di oliva italiano, al 15 per cento per il vino, fino al 50 per cento per il miele, mentre il raccolto di castagne e' stato classificato al minimo storico.
Siamo di fronte, conclude la Coldiretti, ai "drammatici effetti dei cambiamenti climatici" che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si e' accentuata negli ultima anni, ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l'aumento dell'incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l'agricoltura.
Pasquale Rosaci
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