Coldiretti, caldo record stravolge consumi: + 3% frutta, +19% gelato
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ROMA, 31 LUGLIO 2017 - Il caldo record dell'estate 2017 stravolge i consumi degli italiani. E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Nielsen relativi al giugno 2017. [MORE]
A giugno,il secondo tra i più caldi dal 1800 secondo il Cnr, si sono registrati aumenti nei consumi di ortofrutta (+3%), acqua non gassata (+17%) e altri cibi freschi e già pronti come la mozzarella (+13%). Ma le vere star del carrello sono i gelati in vaschetta, che fanno registrare un aumento del 19% nei consumi rispetto allo scorso anno.
Ad aumentare anche i consumi di bevande a base di the e birre alcoliche chiare con gradazione inferiore ai sei gradi, il cui balzo è dell'11%.
L'anomalia climatica - spiegano da Coldiretti - ha influenzato comportamenti e consumi con gli Italiani che non escono di casa, cucinano meno e fanno aumentare gli acquisti di cibi pronti e rinfrescanti oltre che di bibite e frutta, che ha fatto registrare il record degli acquisti degli ultimi 17 anni.
L'andamento sarebbe influenzato anche da un il ritorno alla dieta mediterranea, ritenuta salutistica e in grado di apportare tutti i nutrienti e il gusto necessario per affrontare il caldo torrido e la siccità.
Smoothies, frullati e centrifugati di frutta e verdura - precisa la Coldiretti - soddisfano le molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale e appetitoso possibile.
Gli antiossidanti "naturali" delle vitamine A, C ed E sono contenuti in abbondanza nella frutta e verdura fresca.
A causa del caldo, la frutta che si è salvata da nubifragi e siccità risulta essere dolcissima e con un elevato grado di vitamine, antociani e betacaroteni. Purtroppo però - conclude la Coldiretti - nelle campagne si soffre per i prezzi in calo fino al 40%, che non coprono i costi di produzione per effetto delle distorsioni del mercato.
Daniele Basili
immagine da labtv.net