Cronaca

Coldiretti: "4813 bandiere gusto in Italia, di cui 269 in Calabria, all'ottavo posto Nazionale"

CATANZARO, 9 LUGLIO 2014 - In Italia il numero record è di 4813 le “bandiere del gusto” a tavola assegnate all’Italia nel 2014 sulla base delle specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale in Calabria sono 269 (circa il 6%) le specialità censite dal Ministero che pongono la nostra Regione all’ottavo posto in Italia. E’quanto emerge all’Assemblea nazionale della Coldiretti, alla quale partecipa la delegazione calabrese, che ha tracciato la mappa regionale della speciale classifica del patrimonio enogastronomico che i turisti italiani e stranieri potranno gustare nell’estate 2014.

“Avere questo ampio paniere di specialità – sottolinea Molinaro – è sicuramente un punto di forza su cui puntare perché può contribuire a generare domanda e flussi turistici nella nostra regione. La tipologia delle specialità calabresi, che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni secondo la quattordicesima revisione del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni svariano da 10 (bevande e liquori), 28 (carni), 24 (Formaggi), 4 (grassi), 85 (paste fresche, panetteria,biscotteria,pasticceria,confetteria), 11 (miele e lattiero caseari), 21 (pesci,molluschi e crostacei), 1 (condimenti), 2 (piatti composti o prodotti gastronomia).
[MORE]“E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, ha messo in evidenza il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di patrimonio anche culturale sul quale l’Italia puo’ contare per ripartire”. Nell’elenco 2015 - anticipa Molinaro - troveremo altre specialità calabresi nella convinzione che dobbiamo continuare incessantemente a battere questa strada perché sono dinamiche e fattori di produzione di reddito, di aiuto concreto alle zone interne che possono accentuare occasioni di lavoro in particolare per i giovani. Valorizzare per Coldiretti, non è solo recuperare, repertoriare e proteggere ma bensì, stimolare l’economia innescando circuiti positivi con benefici effetti sugli altri asset naturali di sviluppo nella convinzione che si difende la storia di una intera comunità”.  

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